Via Grumello, 25054 Marone (Brescia) Codice 017106-AGR-00002
La Cascina Lert è situata sulle panoramiche colline del lago d'Iseo, nel comune di Marone ad una quota di 450 msl, circondata dagli uliveti, con una vista mozzafiato sul paese di Marone, sul lago e sulle sue isole in particolare su Monte Isola e Isola di Loreto
Un agriturismo con agricoltori per tradizione. "Migrati" dalla vicina Val Trompia sul Lago d'Iseo, si sono susseguite cinque generazioni di allevatori di capre e bovini, sono rimasti manutentori della terra e casari, grazie ai saperi e racconti, trasmessi da chi ha appreso prima di loro.
Nel podere di famiglia, dove sorgeva una cascina dell'800, hanno realizzato oggi azienda e agriturismo con la quasi totalità di produzioni proprie.
Giulia e mamma Margherita saranno liete di accogliervi in azienda, per un piccolo tour guidato fra gli animali e i poderi di famiglia, per poi attendervi nel punto vendita aziendale o nella sala dell'agriturismo, per acquistare i prodotti a km zero o per degustarli, sapendo che sono preparati con amore da mamma Margherita, nel segno della cucina tipica tradizionale bresciana.
Nel 1500 il paese ebbe una svolta incrementando l'uso del porto di San Martino, in cui confluivano legname e carbone ricavati dai boschi che salivano fino al monte Guglielmo. Il comune di Marone faceva parte della Pieve cristiana di Sale e diventò proprietà dei monasteri benedettini di Brescia, che iniziarono la bonifica della zona paludosa.
Nel 1776 nel paese erano già presenti sei folli per confezionare coperte, grazie alla presenza di terra follonica (argilla gialla usata per sgrassare la lana) e due telai, che impiegavano circa novanta persone, mentre circa 180 lavoravano nell'agricoltura.
Nell'Ottocento su iniziativa di imprenditori locali, si sviluppò di molto l'industria della lana, soprattutto dei mantelli e delle coperte. Alla fine dell'Ottocento e nel Novecento la popolazione si incrementò; nel secondo dopoguerra il settore tessile decadde.
Tutt'oggi esiste ancora l'industria dei feltri abbinata allo sfruttamento dei giacimenti di dolomia, che ha modificato molto il paesaggio.
Una preziosa testimonianza dell'antichità maronese è sita in località Vela (Co de Hela - Capo della Villa), dove si trovano estesi resti (circa ottanta metri) di un edificio romano del I secolo D.C., con terrazze digradanti verso il lago e il piano di un portico con delle nicchie per le statue.
Una grande villa romana, non solo residenziale ma anche produttiva risalenti al periodo imperiale (I secolo d.C.) e venuti alla luce gradualmente tra il 1865, quando furono rinvenuti pavimenti a mosaico e tratti di acquedotto, e i primi decenni del Novecento, quando emersero tratti di muri, una statua di Ercole e ancora tracce di pavimentazione.
Vi è stato ritrovato un piedistallo di un metro con simboli erculei, oggi conservato nel museo romano di Brescia. Molti resti sono andati perduti a causa dei lavori di ampliamento del manto stradale e della ferrovia.
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