Villaputzu (Sud Sardegna) Codice
Nella costa sud orientale, in una piacevolissima esplosionedi profumi e colori della Sardegna, adagiata sulla collina “Giba Nurazzolas” e affacciata sul mare di Porto Corallo.
Uno spazio ideale ed esclusivo, a pochi minuti dal mare, dove trascorrere le vacanze a contatto con la natura.
L'agriturismo è una piccola azienda agricola di circa 15 ettari in provincia di Cagliari, tra Villaputzu e San Vito, dedita alle colture dell'ulivo e della vite, all'allevamento di un piccolo gregge di capre, e di animali da cortile.
Una coppia di asini sardi completa l'atmosfera agreste. L'azienda nasce in modo quasi spontaneo affondando le proprie radici nel contesto agropastorale della famiglia d'origine che, nelle montagne di San Vito, conduce attualmente un allevamento di suini allo stato semi-brado, in simbiosi con i cinghiali.
La salvaguardia della macchia mediterranea esistente ha favorito il ripopolamento della fauna selvatica: merli, tordi, ghiandaie, pettirossi, tortore, rondinelle, ecc. nidificano indisturbati sui macchioni di lentischio e sugli olivastri.Abbiamo realizzato una struttura ricettiva con caratteristiche architettoniche tipiche della tradizione agricola locale.
La struttura è composta da quattro unità abitative, cui sono stati dati i nomi di piante tipiche della Sardegna, con gli ambienti singolarmente climatizzati, arredati in modo sobrio ed essenziale, ma allo stesso tempo confortevole.
L'agriturismo si trova nella costa sud orientale della Sardegna, a circa 73 chilometri da Cagliari e 4 dal Comune di Villaputzu, in una parte dell'isola dove mare e montagna si fondono in un unico scenario di rara bellezza.
Villaputzu e i paesi limitrofi dispongono di un notevole patrimonio archeologico: dal pozzo sacro Is Pirois alla chiesa romanica di San Nicola fatta costruire dai Pisani nel XII secolo sulla riva di Flumini Durci.
Nelle vicinanze troviamo le rovine di un castello per lungo tempo residenza dei Carroz, signori del grande feudo.
A poca distanza dal castello, verso il mare, sorge la Torre di Murtas che faceva parte del sistema difensivo costiero nel quale erano comprese le altre torri di San Lorenzo e Turri Motta.Lungo la strada 125, poco prima del ponte sul Rio Corr'e Cerbu, dopo circa sette chilometri di strada sterrata percorribile anche in automobile, arriviamo alla miniera dismessa di Baccu Locci, ora diventato bacino di cultura riconosciuto dall'UNESCO.
Il centro fu attivo fino agli anni cinquanta. Lo testimoniano ancor oggi i ruderi di quelli che un tempo erano gli edifici propri del villaggio.
A pochi chilometri a sud dell'agriturismo troviamo Porto Corallo. Qui la costa si presenta quanto mai varia per la presenza di un lungo arenile interrotto solo dalla foce del Flumendosa e di numerose insenature tra gli scogli, dove fino a qualche tempo fa era possibile raccogliere frammenti di corallo.
Recentemente è stato costruito un porto attrezzato per accogliere natanti di piccole e medie dimensioni.