Oggi ti portiamo nelle tradizioni dei festeggiamenti del Carnevale di due città importanti: Venezia e Muggia.
Il Carnevale di Venezia in Veneto
Un tempo il Carnevale consentiva ai veneziani di lasciar da parte le occupazioni per dedicarsi totalmente ai divertimenti: si costruivano palchi nei campi principali, lungo la Riva degli Schiavoni, in Piazzetta e in Piazza San Marco. La gente accorreva per ammirare le attrazioni, le più varie: i giocolieri, i saltimbanchi, gli animali danzanti, gli acrobati; trombe, pifferi e tamburi venivano quasi consumati dall’uso, i venditori ambulanti vendevano frutta secca, castagne e fritòle (le frittelle) e dolci di ogni tipo, ben attenti a far notare la provenienza da Paesi lontani delle loro mercanzie.
Nel Settecento, il secolo che, più di ogni altro, la rese luogo dalle infinite suggestioni e patrimonio della fantasia del mondo, Venezia era il mondo di Giacomo Casanova e di Carlo Goldoni, un mondo superficiale, festante, decorativo e galante. Un mondo che attirerà, nel corso del XIX secolo, le personalità più affascinanti del tempo: poeti, principesse, avventurieri, le cui avventure riecheggiano ancora nelle calli, alimentando un mito che non accenna a tramontare.
Per una decina di giorni, a Venezia la vita diventa giocosa rappresentazione teatrale: in maschera si celebra il fascino di un tempo perduto, di un mondo fatto di balli, scherzi, galà esclusivi e romantici incontri.
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Il Carnevale di Muggia in Friuli-Venezia Giulia
A meno di 200 km, seguendo il mare, e spingendosi sul confine sloveno, a ridosso della superba Trieste, si trova la cittadina di Muggia, un pittoresco borgo di pescatori in cui la tradizione del Carnevale è così radicato da averlo "replicato" anche in estate. Il così nominato "Carnevale estivo" fatto di stand gastronomici, concerti e manifestazioni, è inteso principalmente a raccogliere fondi che serviranno per allestire il vero e proprio Carnevale.
Il "Carnevale Muggesano" ha una tradizione secolare da sempre sostenuta dalle autorità cittadine. Infatti già nel 1420 si sovvenzionavano le "società" (che ora si chiamano compagnie) con un ducato, se avessero speso almeno il triplo per i musicanti (gli attuali complessi bandistici).
Oggi, le compagnie del carnevale, gruppi sorti su iniziativa di singoli, organizzazioni, rioni o contrade, si sfidano sul terreno del carro più spettacolare, della coreografia più d’effetto, dei costumi più sorprendenti. Ma, più di tutto, il "Carnevale Muggesano" è una festa a cui tutta la cittadina partecipa con entusiasmo. Non solo alle sfilate e alle coreografie, ma anche a tutte le attività accessorie che servono per raccimolare fondi per la realizzazione dei carri e dei costumi: stand gastronomici, concerti, concorsi a premi.
La festa dura tutta la settimana e si sviluppa in tutto il centro storico della bella cittadina in stile veneziano, con appuntamenti per i bambini, spettacoli e divertimento per tutti, muggesani e turisti. Nelle strette calli e dentro le molte osterie si fa baldoria fino a tardi, in maschera o non, bande e musicisti regalano musica ad ogni angolo di strada. Non mancano le occasioni di assaggiare le specialità locali, dall’ottimo pesce ai vini del Carso (Refosco e Malvasia in primis), al prosciutto cotto in crosta di pane, ai caratteristichi dolci triestini, come la gubana, il presniz e gli strucoli.
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