La Costiera Amalfitana: la bellezza della natura
Si getta a strapiombo nel mare, questo tratto di costa campana che ha conosciuto nei secoli lo sviluppo di un'identità culturale forte, custodita nei borghi abbarbicati sulla roccia che si susseguono uno dopo l'altro rivelandosi all'improvviso dietro il tornante di una strada tortuosa e sempre trafficata. Maiori, Minori, Cetara, Furore, Positano, Ravello, Praiano, Tramonti, Conca dei Marini, Atrani, Amalfi, Vietri sul mare: una più celebre dell'altra, le tappe di un itinerario obbligato che si muove tra porticcioli turistici, case colorate e balconi fioriti, eleganti terrazze, piccole imbarcazioni che tornano in porto all'alba, dopo una notte di pesca, spiagge attrezzate e calette riservate, accessibili solo via mare. È la naturale prosecuzione della Costiera Sorrentina, con il piccolo sbocco di Vico Equense che fa da cerniera fra i due tratti di costa. Un territorio frastagliato e mozzafiato, considerato patrimonio dell'umanità Unesco, descritto nelle parole di Quasimodo, Steinbeck, Boccaccio e Ibsen, che da sempre richiama turisti da ogni dove.
L'identità forte e autentica della Costiera si esprime soprattutto a tavola, una cucina di mare ma anche di terra, con i prodotti dei vicini Monti Lattari. Il paniere di materie prime è ampio e variegato, dal celebre limone, lo sfusato amalfitano, al vino doc Costa d'Amalfi.
Cosa mangiare in Costiera Amalfitana
Una cucina variopinta e ricca di gusto, che si presenta con pietanze solide e dai sapori decisi, e una protagonista indiscussa: la pasta. Prodotto declinato in tante sfumature, come gli ndunderi, la pasta fatta a mano a base di ricotta, oppure gli scialatielli all'amalfitana, con gamberi, vongole veraci, tartufi, cozze, seppioline, pomodorini del piennolo, olive verdi, prezzemolo, aglio e capperi, e gli spaghetti di Nerano, con zucchine e provolone del Monaco.
La foto è di Biologico Barone Antonio Negri di Fisciano (Salerno)
Spazio anche ai secondi, con zuppe e grandi grigliate di pesce del giorno, insaporito con qualche goccia di sfusato, agrume simbolo della costa che va a condire anche i semplici ma gustosissimi spaghetti al limone, senza dimenticare gli spaghetti con colatura di alici. Fra i dolci, protagonista è la sfogliatella Santa Rosa, con ripieno di semolino, ricotta, canditi, uova, aroma di cannella e zucchero, da accompagnare con il celebre liquore Concerto di Tramonti, distillato di erbe aromatiche.
Gli assaggi da non perdere
- Formaggi dei Monti Lattari
Coltivato fin dai tempi della Repubblica marinara di Amalfi, il limone sfusato presenta succo in abbondanza, è particolarmente acido e ricco di gusto, dal sapore persistente e pochissimi semi. Dalla macerazione delle scorze di limone, si ottiene il più celebre dei liquori campani: il limoncello.
- Sfusato amalfitano
Il pomodoro di Sorrento è diffuso in tutti i comuni della Costiera, in particolare a Sant'Agnello e Piano. È caratterizzato dalla pezzatura grande e la forma tondeggiante, la polpa compatta e il sapore dolce e delicato.
- Ndunderi
Pasta tipica di Minori e, più in generale, di tutta la Costiera, gli ndunderi sono della specie di gnocchi (ma guai a chiamarli in questo modo!) di ricotta, farina, uova, sale, pepe e noce moscata.
- Scialatielli
Il nome scialatielli deriva dai termini dialettali scialarsi (divertirsi) e tiella (padella). Si tratta di striscioline di sezione rettangolare, più corte e larghe degli spaghetti classici, fatte con farina, acqua o latte, sale e formaggio grattugiato.
- Alici di Cetara
Una salsa liquida dal colore ambrato, frutto della maturazione delle alici in una soluzione satura di acqua e sale. Una reinterpretazione del garum romano, a base di interiora di pesce e pesce salato.
- Melanzane con la cioccolata
Le melanzane con la cioccolata (mulugnane c'a ciucculata) sono la specialità tipica del ferragosto di Maiori, una sorta di sformato dolce a base di melanzane fritte, impanate e immerse nella cioccolata, cosparse di mandorle, amaretti e cioccolato fondente tritato.
- Scazzetta del cardinale
Un dolce soffice e profumato, a base di pan di Spagna, crema, fragoline e ricoperto da una glassa rossa che ricorda, appunto, il copricapo clericale, la scazzetta.
©Gambero Rosso
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