Sommario:
- Cosa è successo nei mercati?
- Con i prezzi ribassati, il ricavo dove lo troviamo?
Cosa è successo nei mercati?
Fino a qualche anno fa sarebbe sembrato assolutamente impossibile, o comunque truffaldino, vendere o comprare qualsiasi cosa, beni e/o servizi, a prezzi “ridicoli” o palesemente sotto costo… Eppure oggi è possibile e praticamente “normale”.
Quasi ognuno di noi ha acquistato un volo Ryanair, una maglietta, un flacone di detersivo al prezzo di 1 € o meno. Quello che sembrava impossibile è diventato realtà.
Eppure nella nostra mente razionale, si annida il tarlo della diffidenza. E’ un bene che sia così, ma è necessario anche comprendere alcuni meccanismi che rendono alcune vendite al ribasso delle armi promozionali e quindi vantaggiose non solo per il cliente finale ma anche per chi vende questi servizi e/o prodotti.
Poiché mi occupo di marketing turistico cercherò di applicare alcuni esempi al mio campo di interesse. Anticipo che non voglio assolutamente tediarvi con il Revenue Management che è una scienza esatta e matematica; cercherò piuttosto di farvi avere una visione di insieme, magari semplicistica, ma che vi consentirà di approcciarvi in modo diverso alla questione.
Sempre alcuni anni fa, soprattutto i piccoli albergatori o gestori di agriturismo, potevano permettersi di fare dei calcoli approssimativi sul ricarico dei prezzi per ottenere una tariffa di vendita che consentisse di ricavarne un determinato margine di guadagno. E più o meno funzionava, fra stagioni buone e meno buone. Poi, soprattutto qui in Toscana dove il mercato è tra i più complessi e competitivi, siamo giunti alla saturazione ed alla guerra dei prezzi nel tentativo di emergere. L’ingenuità di tanti è costata cara; altri ancora non hanno imparato e continuano a copiare i prezzi dei concorrenti convinti che “se li può fare lui vuol dire che li posso fare anch’io“. Niente di più sbagliato. E poi cosa otteniamo? Dei prezzi assolutamente “fuori mercato” e sconcertanti.
Vediamo un po’ come potrebbe fare un piccolo albergatore a determinare un prezzo sotto costo pur ottenendo un margine di guadagno.
- Per prima cosa deve ricordarsi che ad ogni tariffa corrisponde un determinato target di clientela, ovvero: più le tariffe sono diversificate, più vasto sarà il raggio d’azione verso i vari target di clientela. Pensate all’ultima efficace pubblicità di Trivago; nello stesso hotel, con tariffe diverse, stessi servizima certamente acquistati su canali diversi e quindi a tipologia di ospiti diversa.
- Poi deve pensare ai suoi effettivi, reali costi e determinare una tariffa che gli consenta un buon margine di guadagno in base ad un determinato numero di camere vendute in un certo periodo di tempo. Una volta che ha raggiunto l’incasso che gli consente di recuperare i costi e l’utile prefissato può pensare di vendere sotto costo, o comunque con tariffe assolutamente scontate, il resto del contingente fissato per quel periodo.
Vediamo in questa tabella di chiarire la cosa:
Ma, naturalmente, ci sono delle variabili di cui tener conto. Come dicevo prima è assolutamente da evitare:
- l’invenzione di tariffe concorrenziali solamente perché i competitor diretti le hanno abbassate
- prolungare oltremodo la validità dell’offerta nel tempo.