Spunti di viaggio

Viaggio in Sicilia nel Distretto di Cefalù e dei parchi delle Madonie e Himera

Veronica è partita per noi per il Distretto di Cefalù e dei parchi delle Madonie e Himera per il tour #vivintensamente. Ecco i suoi consigli per chi vuole visitarlo!

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  • Cose da vedere
  • Cose da fare
  • Dove dormire
  • Cosa mangiare
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Quando pensiamo alla Sicilia, la prima cosa che ci viene in mente è il mare. Ma la Sicilia è molto di più.

Grazie al tour #vivintensamente organizzato nel Distretto di Cefalù e dei parchi delle Madonie e Himera è possibile scoprire un’altra Sicilia, quella più nascosta, meno battuta a livello turistico, ma non per questo meno bella.

È proprio quello che è successo a Veronica che è partita per noi in questa zona della Sicilia ad ottobre.
Grazie al tour ha scoperto i colori, i sapori e gli odori di una terra che non si spegne in autunno, ma anzi risorge per deliziare tutti i nostri sensi.

Ecco i suoi consigli per visitare il Distretto durante la stagione autunnale!

Geraci, Gangi, Pollina, Castelbuono, sono solo alcuni dei piccoli centri delle Madonie che si ha il piacere di visitare. Immersi in ampie vallate o arroccati in cima alle montagne, ogni paese ha la sua storia e le sue peculiarità.

Prima tappa potrebbe essere Geraci Siculo, un piccolo comune della provincia di Palermo, in cui si ha la possibilità di assistere alla falconeria, un’antica pratica di caccia basata sull’uso di falchi o altri uccelli rapaci per catturare prede, ma che ad oggi è praticata più come hobby.

Da Geraci ci si può perdere tra i vicoli del borgo di Gangi, considerato nel 2014 come il borgo dei borghi 2014 e nel 2012 come gioiello d’Italia, per poi affacciarsi al tramonto sulla vallata dalla torre dei Ventimiglia, collegata alla Chiesa di San Nicolò. Qui, a Gangi si può visitare Palazzo Bongiorno, una delle strutture più belle di architettura settecentesca delle Madonie, dove è possibile ammirare gli affreschi in ottime condizioni dei pittori Fumagalli e Martorana. Fino a poco tempo fa il Palazzo era sede di rappresentanza del Comune di Gangi.

Altra cittadina da non perdere è Pollina. La sua posizione panoramica, l’estesa visione del mare e il percorso tra la natura verde di frassini e castagni attraverso il quale si giunge, la rendono indimenticabile. Ed è proprio dai frassini di Pollina che deriva e si produce la manna, un dolcificante naturale.  Grazie al Museo della manna, qui ubicato, è stato possibile scoprire come con pochi strumenti poveri della civiltà contadina, si può estrarre e produrre questa linfa dalle molteplici funzioni. Un’altra cosa che non può passare inosservata è il Teatro Pietra Rosa, un teatro all’aperto interamente realizzato in pietra, sovrastato dalla torre quadrata e dai resti del castello medievale.

Altro centro in cui si raccoglie la manna è Castelbuono, che sorge sulle pendici del colle Milocca. A Castelbuono è piacevole immergersi tra le stradine medievali sia a piedi, sia con le auto elettriche, godendo appieno dell’andamento rilassato che questo paese offre. Qui sorge il Castello dei Ventimiglia, attualmente sede del Museo Civico. Una piccola curiosità: se si passeggia per Castelbuono è possibile incontrare degli asinelli, utilizzati per la raccolta porta a porta dei rifiuti. Di sicuro non capita tutti i giorni di fare questi insoliti incontri!

Ecco dove fermarsi a dormire a Castelbuono.

Se si vuole andare a respirare un po’ d’aria di mare, a circa 30 km a nord di Castelbuono troviamo Cefalù, una delle perle della Sicilia, che si trova ai piedi di un promontorio roccioso. Cefalù non ha bisogno di parole, va vista, soprattutto in questa stagione, in cui il flusso di turisti è più scarso, le stradine sono facilmente percorribili a piedi e si può andare benissimo in spiaggia a fare un bel bagno.

Da Cefalù, a circa 30 minuti, si trova il Parco Archeologico di Himera. Qui è possibile visitare l’Antiquarium e il Tempio della Vittoria, i quali testimoniano l’esistenza dell’ampio centro urbano fondato nel 648 a.C. dai coloni greci.

Oltre a passeggiare per borghi e stradine medievali di incantevoli paesini, è possibile fare escursioni di vario tipo, per avere anche l’occasione di immergersi nella natura incontaminata.

Uno dei modi per farlo è organizzare un’escursione alle gole di Tiberio, nel fiume Pollina. Qui l'acqua incontra le rocce levigate e il silenzio surreale del paesaggio si scontra con il dolce suono delle piccole cascate, ed è possibile per chiunque scoprire un mondo primordiale ancora integro e ben conservato. Se ci si va la mattina, per pranzo si può sostare all’aperto presso l’area attrezzata Tiberio.

Bastano un paio di scarpe comode da trekking e un po’ di fiato per salire a piedi da Piano Sempria fino al sentiero degli agrifogli giganti di Piano Pomo, un posto suggestivo che ricorda i boschi incantanti dei film di animazione. Giusto un po’ di fatica per chi non è abituato a camminare tanto ma ne vale la pena! Si possono sempre recuperare le energie al ritorno sostando per pranzo al rifugio del posto.

Per chi ha voglia, poi, di scoprire il Parco delle Madonie con altri “mezzi di trasporto” è possibile fare passeggiate a cavallo per godere in relax dei paesaggi mozzafiato, o scendere in bike da Piano Sempria a Castelbuono, per assaporare un senso di libertà a una certa velocità. E siccome l’aria buona mette sempre fame, una sosta obbligatoria va fatta alla pasticceria Fiasconaro per degustare il panettone artigianale.

Per visitare il Distretto di Cefalù e del parco delle Madonie e di Himera un buon punto di partenza potrebbe essere l’Agriturismo Bergi (C/Da Bergi Ss 286, 90013 Castelbuono), azienda a conduzione familiare, con produzioni interamente biologiche certificate.

È un esempio di vita tradizionale, all’insegna della qualità e della genuinità, ideale per trascorrere del tempo in relax circondati non solo dal buon cibo ma anche dalla serenità del verde circostante. Se il clima lo permette, è possibile anche fare un bel bagno nella caratteristica piscina dell’agriturismo.

La colazione abbondante e per tutti i gusti accompagna il risveglio e dà la carica per visitare il Distretto in lungo e largo. Da qui, infatti, i principali poli di interesse sono a poca distanza.

Quando si pensa alla Sicilia, non si può non pensare al buon cibo.

Per chi vuole provare lo street food, passeggiando per i vicoli dei bellissimi borghi delle Madonie, allora non può lasciarsi sfuggire un panino con le panelle, frittatine fatte con farina di ceci, molto saporite e tipiche di Palermo.  Oppure ancora arancine di riso con carne o con burro, possibilmente calde, sono un must di questa terra. Nel caso in cui si voglia fare un pranzo e/o una cena come si deve la scelta è ampia.

Si può cominciare da un antipasto di salumi e formaggi prodotti dalle aziende agricole seminate per il Distretto, accompagnati da una caponata di melanzane, olive appena raccolte e verdure grigliate. Per il primo si può optare per una pasta alla norma con le melanzane, oppure per chi ha voglia di mare è tipica la pasta con le sarde. Se ancora non ne avete abbastanza potete passare a una secondo di carne scegliendo il capretto al forno, oppure uno di pesce come il pescespada alla palermitana o il baccalà fritto.

Un posticino per il dolce però è d’obbligo. Qui ce n’è per tutti i gusti: dal classico cannolo siciliano al tiramisù di ricotta, alla cassata, ai dolcetti al pistacchio, o ancora alla granita di mandorle.

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