Il complesso basilicale costruito dal vescovo Teodoro subito dopo l'Editto di Milano (313) costituisce oggi un unicum (basilica, cripta degli scavi, cripta degli affreschi, battistero, campanile) di straordinario interesse religioso, storico ed artistico (degni di considerazione soprattutto i mosaici d'età teodoriciana).
Da percorrere anche il viale che dalla basilica conduce al porto fluviale, che fece la prosperità dell'Aquileia romana, incontrando resti di abitazioni romane con mosaici a vista, e costeggiando la bella banchina di pietra grigia d'Istria.
Proprio in questo vecchio nido di pescatori si trovano la basilica paleocristiana di Santa Maria delle Grazie (V secolo), con il battistero ottagonale, ed il duomo di Sant'Eufemia inaugurato il 3 novembre 597, accanto al quale oggi è allestito un piccolo orto lapidario. Gli edifici sacri mantengono intatta la loro suggestione fatta di luci soffuse e penombre che lasciano intravvedere mosaici pavimentali ed arredi di grande interesse; furono costruiti a più riprese dagli aquileiesi che nelle isole della laguna trovarono scampo dalla violenza dei barbari.
Gorizia
Ma il vero simbolo di Gorizia che riporta alle origini medievali della città, è il Castello, la cui sagoma si scorge fin da lontano, sulla sommità di una collina nel cuore di un pittoresco borgo cinto da mura e attorniato da antichi edifici, come la trecentesca chiesetta di Santo Spirito, o i palazzi Donberg e Tasso, sede delle collezioni provinciali e del Museo della Grande Guerra.
Trieste
Cose da da fare in Friuli-Venezia Giulia:
Grado:
Il perdon di Barbana: dal 1237, ogni anno, la prima domenica di luglio una lunga fila di barche imbandierate a festa si stacca da Grado e si addentra nella laguna fino all’isolotto di Barbana, dove in un santuario è custodita una preziosa e miracolosa statua della Madonna che era stata spinta fin là dalle onde.
Monrupino:
Le nozze carsicherievocazione storica e tradizionale delle nozze, come venivano celebrate nel XIX secolo, nel comune di Monrupino.
Trieste:
I caffè di Trieste: ritrovi frequentati da Joyce, Svevo, Stendhal e molti altri, e veri luoghi di culto per i triestini, come il Caffè San Marco, il Caffè Tommaseo e il Caffè degli Specchi, il Tergesteo e la Stella Polare.
Muggia:
Il carnevale muggesano: nel piccolo borgo di pescatori di Muggia, a ridosso di Trieste, ogni anno le Compagnie del Carnevale si sfidano tra le vie cittadine, con carri e allestimenti a tema. In estate il carnevale estivo propone musica e piatti tipici.
Gastronomia:
I piatti tipici: assolutamente da provare il prosciutto cotto nella crosta di pane e spolverato di cren, ma anche le patate in tecia e kipfel e la Gubana e la Pinza, tipico dolce pasquale, che ora si trova tutto l’anno.
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