Gaudente d'estate, intrigante d'inverno, Palermo è una città che continua a dimostrarsi uno dei maggiori luoghi d'interesse per turisti da tutto il mondo. I colori brillanti degli agrumeti al sole, gli stessi che danno il nome alla pianura sulla quale è adagiata, la Conca d'Oro, rispecchiano in pieno lo stile di vita brioso e frizzante della comunità locale.

Accogliente e profonda, con i suoi patrimoni artistici lasciati in eredità dalle popolazioni che nei millenni ne hanno segnato la storia, dalle mura puniche alle chiese barocche, passando i templi greci, anche a tavola la città sa catturare il cuore di ogni passante. Sapori decisi e profumi inebrianti che si spargono per i dedali di vicoletti e giardini sono il biglietto d'ingresso per un itinerario gastronomico che non deluderà i più golosi.

I piatti tipici

Cosa assaggiare? Intanto un'arancina, che qui diventa “fimmina”, e viene solitamente servita al burro, con zafferano, prosciutto cotto, mozzarella e besciamella, e poi le celebri panelle, il più tipico street food locale insieme a al pani ca meusa, panino con la milza, assaggio imperdibile durante un viaggio nel capoluogo siciliano. La cassata, invece, è quella al forno, ben diversa dalla versione classica che tutti conosciamo. E poi lo sfincione, la caponata e le sarde a beccafico, ripiene di pinoli, acciughe, uvetta e pangrattato.

Cosa assaggiare durante un viaggio a Palermo

Caciocavallo palermitano

Formaggio prodotto esclusivamente con il latte di vacche di una razza autoctona, la cinisara, che fa parte del gruppo delle razze italiane podoliche: a mantello nero, molto resistente e longeva, capace di nutrirsi anche con foraggi grossolani. Dal colore giallo paglierino, ha una pasta compatta e un sapore piccante.

Cardi selvatici o Carduna

Varietà selvatica appartenente alla famiglia del carciofo (Cynara cardunculus): della pianta si mangia il gambo, che può arrivare anche al metro e cinquanta di altezza. Fritto in pastella è un antipasto tipico del palermitano, ma si consuma spesso anche come contorno, gratinato al forno, oppure in umido con il pomodoro a pezzetti.

Pani ca meusa

Una volta pasto tipico dei lavoratori della zona, oggi uno street food conosciuto anche al di fuori dei confini regionali: il pani ca meusa è una pagnotta morbida chiamata spolverata di sesamo e farcita con pezzetti di milza di vitello cotti nello strutto.

Pomodoro a fiore di Corleone

Coltivato nel palermitano e nel trapanese, è una varietà antica di “pomodoro indeterminato”, definizione che indica piante dallo sviluppo pluriennale che continuano a produrre fiori e frutti in varie fasi. I frutti sono costoluti, schiacciati, dal colore rosso intenso.

Panelle

Frittelle sottili a base di farina di ceci, acqua e prezzemolo, da consumare all'interno delle mafalde, panini morbidi da circa 200 grammi ricoperti di semi di sesamo.

Biscotti di Monreale

Dalla forma a esse e i caratteristici decori con ghirigori di zucchero, sonno dolcetti tipici di Monreale, la suggestiva cittadina alle porte di Palermo conosciuta per il suo splendido Duomo. Sono preparati con farina 00, latte, strutto, zucchero, tuorli d’uovo, lievito, mentre per la glassa occorrono zucchero a velo, succo di limone e albume d’uovo.

Sfincione

Una focaccia alta e morbida, arricchita in superficie con una salsa a base di pomodoro, cipolla bollita, acciughe, origano, pezzetti di caciocavallo. In cima, inoltre, spesso si trova anche del pangrattato precedentemente insaporito con olio extravergine e salsa di pomodoro.

Caponata

Una delle versioni più popolari della caponata è quella palermitana, fatta con melanzane, olive verdi, cipolla, sedano, capperi, salsa di pomodoro, olio, sale, aceto e zucchero. Si possono aggiungere anche pinoli, purché le melanzane vengano fritte a pezzetti piuttosto grandi.

Cassata al forno

Una versione particolare della cassata, senza canditi o pasta reale: un involucro di pasta frolla ripieno di ricotta e gocce di cioccolato.

©Gambero Rosso

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