La costa pugliese, fra Ionio e Adriatico
L'eterna lotta fra le due coste, quella Ionica e quella Adriatica, continua imperterrita fra gli abitanti e i turisti più affezionati alla regione. Ma passeggiando lungo il bellissimo litorale pugliese, che sia a Est o a Ovest, è impossibile non rimanere affascinati da entrambe le parti, facce diverse della stessa anima poliedrica e complessa del territorio. Perlustrando la costa garganica, per esempio, si prospettano nuove mete da scoprire, come il lago costiero di Lesina, il suo lungo arenile sabbioso, il “tombolo” ricoperto di rigogliosa macchia mediterranea, la foce del fiume Fortore con la sua torre cinquecentesca.
Oppure il Parco Archeologico del Siponto, in prossimità di Manfredonia, la Baia delle Zagare, la torre di Mileto da cui scorgere l'arcipelago delle Isole Tremiti, luoghi dal fascino mozzafiato in grado di stupire anche il meno curioso dei viaggiatori.
Non è da meno il Salento, da Otranto a Gallipoli, centro della movida notturna, dalla straordinaria Lecce, con i suoi marmi, i colori, il riverbero del sole che permea l'intera città, la sua storia millenaria e i suoi sapori unici, fino ad arrivare a Brindisi, l'antica “Porta d'Oriente”, dapprima approdo per le truppe romane e poi in seguito per i mercanti della Serenissima. Insomma, un litorale da visitare in ogni angolo, insenatura, vicolo e tratto di costa frastagliata, per coglierne profumi, colori e sapori distintivi.
I piatti tipici
La Puglia garganica regala una tradizione che condivide con la gastronomia regionale i grani prodotti della terra, dall'extravergine ai legumi, e una produzione casearia di qualità che trova la sua punta di diamante nel Canestrato. E poi agrumi, anguille di Lesina, insalate di erbe di mare, lampascioni in insalata e crudi di pesce, zuppe di lumache e tielle, sugo di braciole e seppie ripiene. Spostandoci verso Lecce, troviamo gli imperdibili pasticciotti leccesi, da provare almeno una volta nella vita e da accompagnare al caffè in ghiaccio, un espresso freddo addizionato di latte di mandorle perfetto per la stagione estiva. Ancora, rustici leccesi, il tortino di melanzane e il purè di fave e cicorie, senza dimenticare la minestra ciceri e tria.
Tria
Fra le più antiche ricette salentine, al centro di un rituale affascinante chiamato “Le Tavole di San Giuseppe”, in cui le famiglie benestanti dei vari paesi allestiscono banchetti per i meno abbienti della comunità, spicca la minestra ciceri e tria. Una specialità a base di ceci lessati e pasta tria, conosciuta anche come Massa di San Giuseppe, proprio per il legame con la festa del 19 marzo, un piatto composto da pasta di semola di grano, acqua e frizzuli, ovvero pasta fritta in olio extravergine di oliva.
Canestrato
Tipico delle zone di Foggia e di Bari, il canestrato pugliese è un formaggio a pasta pressata non cotta, ottenuto da latte intero di una specifica razza di pecore, la gentile, che pare derivi dalla razza merinos: queste si nutrono quasi esclusivamente di erba fresca. Il nome deriva dai tipici canestri di giunco realizzati tradizionalmente in Puglia: nella versione più fresca, stagionato mediamente 90 giorni, viene abbinato a verdure e frutta, mentre quella più stagionata è più adatta a essere grattugiata sulla pasta o inserita all’interno degli involtini.
Focaccia tarantina
Solitamente a base di patate lesse, più bassa e compatta rispetto a quella barese, la focaccia tarantina viene farcita con fettine sottili di cipolla bianca e olive nere “a inchiostro”, ovvero le olive celline, chiamate così perché talmente scure e succose da “sporcare” tutto, come succede appunto quando si versa l’inchiostro.
Puddica brindisina
Un prodotto tipico di Brindisi e dintorni, il cui nome deriva dalla parola latina pollex, pollice, a indicare il segno che si lascia sulla pasta quando la si lavora con le mani chiuse a pugno. La sua particolarità sta nella doppia lavorazione dell’impasto, prima e dopo la lievitazione, cosa che la rende particolarmente soffice. Nelle versioni più attuali, si trova spesso aperta a metà e riempita con pomodori, olive, cipolle a fettine e acciughe.
Pasticciotti
Guscio di pasta frolla ripieno di crema pasticciera e spennellato di tuorlo d’uovo sulla parte superiore. La nascita del prodotto risale almeno all'inizio del Settecento e nei secoli ne sono state inventate diverse varianti, fra cui quella dedicata al presidente Obama dopo la sua elezione.
©Gambero Rosso
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