Spunti di viaggio

Gubbio, Assisi e i luoghi francescani

Un percorso lungo il cammino di spiritualità compiuto da San Francesco, tra soste nelle cittadine ricche d’arte e angoli naturali e bellissimi dell’Umbria orientale.

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Il percorso in breve

L’itinerario si snoda lungo la Valle Umbra, partendo da Gubbio, percorrendo il Sentiero francescano della Pace attraverso Valfabbrica e Assisi, i borghi di Bevagna e Montefalco, per concludersi a Spoleto.

È ideale per…

Il viaggio perfetto per i camminatori instancabili e gli amanti della tranquillità, per chi desidera le soste dedicate alla spiritualità e al buon vivere.

Dove soggiornare?

In uno degli oltre 200 agriturismi in provincia di Perugia.

1° giorno – Gubbio e il Sentiero Francescano

L’itinerario inizia dalla città medievale di Gubbio, seconda città francescana dopo Assisi, circondata da boschi e colline, tra l’alta valle Tiberina e il Parco del Monte Cucco. La visita parte da piazza 40 martiri, la spianata a valle, dove si trova la chiesa di San Francesco, edificio fatto costruire nel 1255 dalla famiglia Spadafora che accolse il poverello di Assisi quando abbandonò la casa paterna. Al suo interno custodisce affreschi quattrocenteschi con scene della Vita di Maria e una raccolta d’arte di reperti pregiati.

Si risale da via della Repubblica verso il centro storico tra strade in pietra e palazzi eleganti. Da via Baldassini un ascensore pubblico vi porterà direttamente fino in piazza Grande, il grande balcone della città che allunga lo sguardo sul paesaggio collinare tutt’intorno; in questo spazio di mattonato rosso, dove a metà maggio si celebra la Corsa dei Ceri, si trova il suggestivo Palazzo dei Consoli con la torre, la cortina merlata e un’elegante scalinata d’ingresso. Nel Museo Civico al suo interno custodisce le Tavole eugubine, sette lastre in bronzo del III secolo a.C. epigrafate in alfabeto umbro.

A completare la piazza ci sono il Palazzo Pretorio di origine gotica, che ospita il municipio, e Palazzo Ranghiasci Brancaleoni, con un grande parco e un prezioso mosaico romano nell’ingresso. Vagabondando tra i vicoli medievali e gli scorci panoramici cercate la cattedrale dedicata ai Santi Mariano e Giacomo: ultimata nel 1229, ha una facciata semplice e molto luminosa e un interno a unica navata con la luce che filtra dalla grande vetrata dell’abside.

Di fronte alla cattedrale si trova Palazzo Ducale, edificio fatto costruire da Federico da Montefeltro nel 1482. Dall’elegante cortile si accede alle sale interne con il loro patrimonio d’arte in esposizione permanente. Lo studiolo del Duca, una sala con soffitto a cassettoni e intarsi lignei, è di proprietà del Metropolitan Museum di New York.

Tornando alla partenza, lungo via dei Consoli fate una sosta in largo del Bargello, la piazzetta che prende il nome dal palazzo omonimo, nel quartiere di San Giuliano. Se fate tre giri attorno alla fontana cinquecentesca, bagnandovi dell’acqua che zampilla, potrete raccontare - come vuole la tradizione - di aver preso …la patente di matto!

La zona archeologica risalente al periodo romano si trova dove sorge lo scenografico Teatro Romano del I secolo d.C.

Lasciandosi Gubbio alle spalle, seguiamo il Sentiero Francescano della Pace, il percorso che giunge ad Assisi e che San Francesco compì per la prima volta nel 1206. Si percorre a piedi, in bici, o a cavallo, attraversando luoghi e monumenti storici del francescanesimo. La sosta consigliata è a Valfabbrica, in posizione centrale, con una breve deviazione sul lago e il Castello di Coccorano che risale all’XI secolo.

2° giorno – Assisi e una sosta a Bevagna

Assisi è una città di origini romane, centro importante nel periodo medievale, indipendente nell’Età dei Comuni, possedimento dei Visconti e dei Montefeltro e dello Stato Pontificio. Il mondo la conosce però come città natale di San Francesco e luogo della sua predicazione, oggi meta principale di pellegrinaggi.

La Basilica di San Francesco, dislocata all’estremo punto del centro abitato lungo lo sperone di roccia circondato dal verde dei boschi, è in realtà il cuore della cittadina, patrimonio mondiale dell’Unesco dal 2000. Un prato accompagna l’ingresso alla basilica superiore, in stile gotico; la chiesa alta e luminosa, ha una sola navata e offre le pareti meravigliosamente affrescate da Cimabue, per le storie del Nuovo e Vecchio Testamento, e da Giotto che racconta per immagini la Vita di Francesco.

Alla basilica inferiore, appartenente alla stessa struttura, sovrapposta ma distinta, si accede da una lunga scalinata che porta alla piazza. Più austera della prima, costruita in stile romanico-gotico, custodisce le spoglie e le reliquie del Santo. La visuale del chiostro grande, con due ordini di arcate, si ha dalla terrazza d’ingresso del Museo del Tesoro, che ospita una raccolta di preziosi legati alla storia della Basilica.

Per visitare la città si prosegue lungo la principale via San Francesco, sulla quale si susseguono Palazzo Bernabei, sede dell’Università di Perugia, la Loggia dei maestri comacini e Palazzo Giacometti, che ospita la biblioteca comunale. Giunti in piazza del Comune, vi troverete nel Foro Romano, l’area archeologica che formava lo spazio terrazzato ai piedi del tempio dedicato a Minerva. Le sei colonne corinzie perfettamente conservate costituiscono l’ingresso della chiesa di Santa Maria Sopra Minerva allestita nel 1539. Di fronte si affacciano il Palazzo del Capitano del Popolo con la torre merlata, il Palazzo dei Priori, sede del Comune e della Pinacoteca comunale, e la fontana trecentesca ricostruita nel ‘700.

Seguendo il cammino di San Francesco, tappa obbligata è la Basilica di Santa Chiara, la cui delicata facciata di pietra bianca e rosea, si distingue per il grande rosone che sembra ricamato. La chiesa duecentesca di San Damiano, il luogo in cui venne composto il Cantico delle Creature, è fuori dal centro abitato di Assisi così come il piccolo Eremo delle Carceri, immerso nei boschi e circondato da grotte alle pendici del monte Subasio, e la Porziuncola, l’oratorio in cui venne fondato l’ordine dei Francescani.

Nella quiete e nella bellezza dei paesaggi umbri, si racconta che Francesco fece tappa a Pian d’Arca nei pressi del borgo medievale di Bevagna. Nel punto più alto del paese si trova la chiesa del 1275 a lui dedicata, che conserva la pietra dove il santo si fermò durante la predica.

Un buon piatto a base di tartufo umbro, condito con olio extravergine di oliva, sarà la migliore conclusione di una passeggiata nel delizioso borgo, inserito tra i più belli d’Italia.

3° giorno – Montefalco e Spoleto

L’itinerario prosegue verso sud, nel borgo di Montefalco, per visitare la chiesa affrescata di San Francesco costruita tra il 1335 e il 1338 dai frati francescani, oggi museo civico. Le opere d’arte realizzate nel 1452 da Benozzo Gozzoli - l’artista fiorentino che affrescò il ciclo sulla Vita di San Francesco - hanno reso la chiesa un centro culturale importante per la pittura umbra dei decenni successivi. La cripta custodisce reperti archeologici, sculture e frammenti di varie epoche; al primo piano, negli ambienti del convento, si trova invece la Pinacoteca

Chiamata la “ringhiera dell’Umbria” per via della sua posizione alta sulla collina, che guarda alla valle sottostante, il paese vale una passeggiata tra la caratteristica piazza del centro, di forma quasi circolare, con il Palazzo del Comune e la chiesa di San Filippo Neri, e gli stretti vicoli raccolti all’interno delle mura duecentesche.

Anche la bontà dei prodotti tipici e artigianali vi tratterrà a Montefalco, per degustare il Sagrantino Docg, vino rosso ottenuto da vitigni autoctoni, usato anche in cucina per preparare gnocchi e pappardelle, il tartufo e il miele degli apicoltori locali. 

Ormai ai confini della Valle Umbra si arriva a Spoleto, che stupisce per la sua ricchezza. Da piazza della Libertà si cammina verso le suggestive gradinate del Teatro Romano risalente al I secolo a.C. inserito nel complesso del Museo Archeologico statale, ma si può accedere alle sale affrescate di Palazzo Mauri, oggi sede della biblioteca comunale e di un caffè letterario. 

Importante testimonianza del periodo romano è la Casa Romana, una dimora signorile probabilmente appartenuta alla madre di Vespasiano, di cui sono ancora visibili gli ambienti classici e i mosaici pavimentali. Sul Colle Sant’Elia, il punto più alto della città, si trova la Rocca Albornoziana voluta dal Papa Innocenzo VI per rafforzare il potere papale, arricchitasi di affreschi e decorazioni nel corso dei secoli. La fortezza, che riserva 15 delle sue sale al Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, ha un parco annesso, a ingresso gratuito. Da qui è possibile godere della vista sul Ponte delle Torri, alto 80 metri e lungo 280, costruito sui resti dell’antico acquedotto romano.

Uno scorcio decisamente prezioso è offerto da piazza Duomo: la cattedrale dedicata all’Assunta è particolarmente bella, grazie alla raffinatezza del portale romano, del portico a cinque arcate e del grande mosaico del 1200. L’abside è impreziosito da un ciclo di affreschi e da altre opere d’arte nelle cappelle laterali; in quella delle Reliquie è custodito un reperto importante: la lettera autografa che San Francesco scrisse a frate Leone, diciannove righe su pergamena perfettamente conservata.

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