Il percorso in breve
Un tour tra i castelli, una giornata da gourmet e un giro nel parco dei 100 laghi, per vivere tutta la magia di questo territorio!
È ideale per…
Un weekend ideale per chi ama viaggiare lentamente, in moto o in coupé, tra paesaggio e architetture storiche di grande fascino, con intense soste gastronomiche. Ma anche per chi vuole vivere attivamente la natura dell’Appennino.
Dove soggiornare
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1° giorno – In tour tra i castelli
Iniziate la vostra visita da Colorno, tra le anse del fiume Po, ad appena 13 chilometri da Parma.
Il gioiello della cittadina è la Reggia di Colorno, un grande palazzo con più di 400 sale e un giardino storico alla francese, che per lungo tempo fu la residenza estiva dei duchi di Parma.
La Versailles parmense si può visitare tutto l’anno: salita la scalinata marmorea all’ingresso si scoprono il piano Nobile, la Sala Grande e la cappella ducale di San Liborio. L’entrata al giardino, che risale al 1480, è gratuita ed è consentita fino al tramonto. L’Aranciaia, oggi separata dal parco, usata in passato per la coltivazione degli agrumi in inverno, è la sede del Museo Etnografico della civiltà contadina.
Risalendo il Po, le strade pianeggianti fiancheggiate da infinite distese di campi coltivati vi porteranno portano a San Secondo Parmense, presso la Rocca dei Rossi, nata come castello medievale nel centro storico, per diventare poi fastosa residenza rinascimentale.
Tra i tantissimi ambienti da visitare vi consigliamo la Sala dell’Asino d’Oro, con la rappresentazione della favola di Apuleio, ma anche la Sala dei Fasti Rossiani che racconta, in dodici grandi quadri, altrettanti episodi gloriosi della nobile famiglia.
Verso l’ora del tramonto andate verso Fontanellato, per visitare la scenografica Rocca Sanvitale, ancora circondata da un suggestivo fossato pieno d’acqua con le case porticate tutt’intorno.Troverete di sicuro qualche occasione di sosta golosa nei ristoranti tipici. All’interno della cortina merlata e delle torri angolari perfettamente conservate, c’è da perdersi tra gli affreschi delle sale, tra i quali spicca un ciclo pittorico opera del Parmigianino.
L'immagine in copertina è di Barbaragin.