Quattro spunti di viaggio per il week-end pasquale in Liguria, Toscana, Abruzzo e Calabria. Con un occhio alla tradizione in cucina, perché il gusto offre sempre spunti interessanti per capire un luogo, la sua gente e la sua storia.
Liguria: torta pasqualina, carciofi violetti di Albenga
Cosa assaggiare per una Pasqua da gustare in Liguria? Per il primo assaggio di mare e di estate, passate il ponte di Pasqua in Liguria assaporando un’autentica torta pasqualina.
La pasqualina è la celebre torta salata preparata con la ricotta fresca, la maggiorana che cresce sui morbidi pendii liguri degradanti verso il mare e i saporitissimi carciofi violetti di Albenga, deliziose primizie del periodo. Il tutto viene avvolto in almeno dieci sfoglie sottilissime, che molte massaie liguri continuano a tirare rigorosamente a mano.
Questa torta è ottima da accompagnare a un vino bianco fresco e profumato, come il Golfo del Tigullio o un Vermentino del Ponente, magari gustando il tutto da una terrazza a mare, riempiendosi i polmoni dell’aria salmastra e balsamica che spira da quelle parti.
E ora che sei in Liguria, cosa vedere? Goditi l’inizio della primavera passeggiando tra i suggestivi borghi di pescatori, ora diventati centri mondani senza rinunciare al loro antico charme. Gli amanti della natura potranno percorrere, a piedi o in mountain bike, i percorsi delle Cinque Terre, e chi viaggia con i bambini non può rinunciare a una visita all’Acquario di Genova, per poi perdersi nei suggestivi carruggi della città, dove assaggiare focacce fragranti, superbi piatti di pesce e altre delizie.
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Toscana: la schiacciata di Pasqua
Cosa assaggiare per una Pasqua da gustare in Toscana? Un tempo, le donne ne preparavano anche trenta o più, ogni anno, a Pasqua, per regalarle ad amici e vicini, ma anche al medico di famiglia, al farmacista, al maestro, a tutte le persone che si desiderava ringraziare o ingraziarsi. La schiacciata di Pasqua, che schiacciata proprio non è, dato che si tratta di un impasto semidolce alto come un panettone, nasceva dal bisogno di smaltire la produzione eccezionale di uova al fiorire della primavera, ma anche dalla voglia di festeggiare l’arrivo della bella stagione e la festività pasquale con qualcosa di tenero e dolce, buonissimo a colazione e a merenda, con il cioccolato ma anche, perché no, con i salumi, che ancora fa la gioia di grandi e bambini.
Una preparazione dal gusto semplice, ma dalla preparazione lenta ed elaborata, con diverse lievitazioni e molte pause, perfetto emblema di una regione come la Toscana, in cui i ritmi sono ancora quelli lenti di una volta, e la bellezza è così semplice da non avere nemmeno bisogno di essere spiegata.
Il verde di campi e colline, la terracotta dei borghi medievali, il blu del cielo bastano per regalarsi un morso di felicità lungo quanto un fine settimana o di più, che potrà essere arricchito di altri sapori della tradizione, dall’agnello, alla rosticciata con le olive, dal buccellato ai cantucci con il tradizionale vin santo.
E ora che sei in Toscana, cosa vedere? Per scegliere come riempire i giorni in Toscana c’è solo l’imbarazzo della scelta: dalla visita alla prima delle città d’arte, Firenze, alle terme di Chianciano o di Montecatini, alle passeggiate a cavallo nella Maremma, alle molte suggestive processioni di Pasqua che rievocano la via crucis, con l’inedita tradizione toscana dello scoppio del carro, a un semplice quanto benefico ozio, lasciandosi cullare dalla bellezza del paesaggio che si aprirà davanti alle vostre finestre.
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