Via Marafi -137, 82030 Faicchio (Benevento) Codice
Con un’estensione di oltre 80 ettari ed immersa in un incantevole scenario lussureggiante alla confluenza dei fiumi Titerno e Volturno, a 30 km da Benevento, è presente l’agriturismo Torre vecchia di Marafi.
In questa atmosfera suggestiva di tempi ormai remoti ricchi di storia e tradizione del Sannio e della Campania, potrete dedicarvi a lunghe passeggiate boschive e godere appieno dello spettacolare paesaggio naturalistico o rilassarvi a bordo piscina.
Inoltre la dimensione degli ambienti e degli spazi di cui gode la struttura offre la possibilità di svolgere cerimonie e feste private nei locali interni così come nella spaziosa corte interna dotata di un antico pozzo.
La poderosa struttura, che ingloba una torre preesistente, è costituita da un'ampia corte con un pozzo centrale lungo la quale si aprono numerosi locali adibiti a servizi di ristoro e sale da pranzo per 90 posti a tavola, oltre ad una sala ritrovo dedicata agli ospiti; al piano superiore invece sono disposte tre confortevoli alloggi con bagno per complessivi 12 posti letto.
Il Gelso dispone di un letto matrimoniale e due letti singoli.
Il Platano dispone di due camere da letto (due doppie).
La Rubinia dispone di una camera da letto matrimoniale e una camera con cucinotto con divano letto matrimoniale.
Castrum Marafi, risale a data antichissima, così come riferisce lo storico Meomartini “…probabilmente segnava il confine tra i Sanniti caudini e i Pentri”.
Il nome Marafi di origine longobarda fa presupporre uno scopo difensivo dalle incursioni dei Greci e dei Saraceni che fino al X-XI secolo imperversavano in tutto il territorio. Notizie più certe del gruppo di Corti nell’ager di Faicchio risalgono al 1187 in occasione del patto di unione stretto in occasione della Crociata in terra Santa indetta da Gregorio VIII sotto Guglielmo il Buono. Castrum Marafi risulta ancora esistente nel XVI secolo, indicato come feudo Baronale in un instrumento di convenzione tra il Barone Paolella di Puglianello ed il D’Autellis di Marafi, redatto dal Notar Bettinelli di Napoli il 12 Novembre 1551. Il Candida attesta che alla fine del XVI secolo il feudo fu acquistato dalla Real Camera e rivenduto nel 1579 a Giovanni Monsorio, Maggiordomo di Corte.
Correva l’anno 1612 quando il feudo divenne proprietà di Gabriele Martino, la cui dinastia lo mantenne, insieme al titolo di Duca, fino all’abolizione dei privilegi feudali.
L’antica corte oggi rinasce nell’agriturismo della famiglia De Ciampis, la vasta tenuta comprende resti di antiche abitazioni coloniche e annessa alla Torre la chiesa medievale che fino al 1407 formò Rettoria con il titolo di San Andrea de Cortesano, meta di pellegrini, nobili, prelati e cavalieri. La Chiesa può essere utilizzata per cerimonie ed eventi.
La principale attività dell'azienda è l'allevamento di ovini della pregiata razza Laticauda, tipica di queste zone. Gli animali si nutrono di foraggi freschi integrati da cereali e foraggi secchi prodotti in azienda. La carne di queste pecore, aromatica e delicata, per il bassissimo contenuto di acido caprilico e capronico ha un tasso di colesterolo inferiore a quello di altre razze ovine. A Torre Vecchia il rispetto della tradizione viene osservato anche nella preparazione di antiche ricette del Sannio, proposte oggi dalla raffinata cucina, con tipiche delizie come gli antipasti della casa, la pasta lavorata a mano, grigliate, bolliti di pecore con aromi e dolci tradizionali sanniti.
Un itinerario alla scoperta del Sannio deve partire dal capoluogo di provincia, Benevento che esprime ancora oggi molto della cultura passata del popolo sannita. La visita parte da Piazza Castello nella quale è possibile ammirare anche il monumento ai caduti della I guerra mondiale. Il punto di forza della città sta nel fatto che è riuscita ad integrare la modernizzazione urbana con un centro storico di altissimo valore culturale. Una puntata alla Rocca dei Rettori è d’obbligo per ammirare una splendida veduta. Il simbolo di Benevento è l’arco di Traiano, un monumento imperdibile.
Da Benevento ci si sposta a Pietrelcina, un piccolo borgo medioevale arroccato su un costone roccioso, circondato da una folta vegetazione a base di ulivi secolari. L’atmosfera che qui si respira è quasi surreale, in quanto questa è la citta che ha dato i natali a Padre Pio, anzi sembra quasi che qui ogni cosa trasudi spiritualità. Una visita alla casa natale del santo è d’obbligo, così come la sua dimora da sacerdote. Di interesse artistico, oltre che spirituale, è anche la chiesa di Sant’Anna. Il caratteristico centro storico, chiamato Rione Castello, con le sue particolari case fatte di pietra addossate l’una all’altra e la contrada del paese, Piana Romana, raccontano sia la gioventù del frate che le tradizioni di un centro essenzialmente contadino, che non sono andate per nulla perdute.
A soli 5 minuti da Torre Vecchia di Marafi è situata FAICCHIO, un delizioso borgo ai piedi del Monte Acero in provincia di Benevento. L’origine storica del paese risale a data antichissima, come dimostrano i numerosi reperti archeologici rinvenuti, che la fanno risalire all’Era Neolitica.
Faicchio è raggruppata intorno al Castello Ducale del XII secolo, oltre a questo ci sono altri luoghi sacri e un notevole patrimonio storico, tra cui:
– il ponte “Fabio Massimo” risalente al III secolo a. C. largo circa un metro e mezzo, il ponte poggia su pilastri poligonali. La tradizione vuole che su questo ponte sia passato Annibale con le sue truppe;
– l’acquedotto Romano o di Fabio Massimo del III secolo a.C., nella frazione Fontanavecchia, è l’unico esempio di acquedotto dell’epoca ancora funzionante;
– la Grotta di S. Michele , dimora degli eremiti, con affreschi del XII secolo, è un luogo da visitare molto suggestivo e meta di pellegrinaggio;
– il Convento di San Pasquale, in cui ammirare gli affreschi laterali del XVIII sec., il soffitto interamente decorato, le dodici ceramiche laterali delle scuola settecentesca di Cerreto San Lorenzello;
A 10 minuti sono ubicati SAN LORENZELLO e CERRETO SANNITA; il primo, da tempo immemorabile, vanta la lavorazione della ceramica, con decorazioni che spaziano dai temi di ispirazione religiosa o naturalisticaa quelli con soggetti paesistici o allegorici.
Nel Settecento, momento d’oro della produzione della ceramica, intere famiglie si dedicavano a questa arte nelle numerose botteghe del centro urbano e della periferia.I maestri ceramisti laurentini erano così famosi e apprezzati che alcuni vennero chiamati a lavorare nelle più prestigiose fabbriche dell’epoca.
A 10 minuti è situata TELESE TERME, protagonista nel passato di epici scenari che furono le guerre sannitiche, le guerre puniche e quelle sociali. L’abolizione della feudalità nel 1806 segnò l’inizio del risveglio civile, sociale ed economico dell’intero territorio. La caratteristica del paese è rappresentata dalle Terme nate dopo il disastroso terremoto del 1300 che ripagò Telese con un ricco patrimonio di acque sulfuree.
I vari borghi arroccati sulle diverse colline della zona, durante i mesi estivi sono ricchi di sagre di prodotti tipici della zona. Vale la pena di ricordare che questa è la terra di produzione di uno dei vini campani di maggior interesse: il Solopaca.
Un piccolo centro sull’appennino beneventano, San Marco dei Cavoti, è famosissimo per la produzione di un particolare e squisito torroncino, a base di cioccolato. Benevento si distingue per il suo liquore Strega, ottenuto dalla distillazione dello zafferano.
CERRETO SANNITA, ricostruita interamente dopo il disastroso terremoto del 1688 è caratterizzata dall’originale impianto urbanistico ed è nota per la sua tradizionale produzione di ceramica artistica, lì prodotta sin dal XIII secolo. Negli ambienti del “cantinone” del chiostro del monumentale Palazzo S. Antonio è stato istituito nel 1991 il “Museo Civico della Ceramica Cerretese” una raccolta di oltre 400 pezzi risalenti al secolo XVIII.
Ristorante ed eventi aperti al pubblico
Prenotazione necessaria
Fino a 90
Solo menu fisso
35€
10
90 Ospiti
10
90
1
90 posti
Sė
50
Il numero di telefono č:
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