Agriturismo.it, sito leader in Italia per il settore della ricezione in agriturismo, annuncia il lancio della sezione Ristorante, allargando l’offerta del sito a chi vuole prenotare esperienze culinarie e non solo alloggi.
«Siamo molto orgogliosi ed entusiasti di questa nuova avventura – dichiara Veronica Mariani, fondatrice di Agriturismo.it – Un pranzo o una cena in agriturismo, che sia in occasione di una cerimonia o di una scampagnata fuoriporta, è l’occasione perfetta per riscoprire i sapori autentici della terra, con attenzione particolare alle specificità regionali e senza dimenticare il tocco di molti giovani imprenditori, che si cimentano in rivisitazioni davvero particolari. Allargare l’offerta a chi ricerca un agriturismo anche o solo per un pranzo o una cena ci sembra un’ottima opportunità sia per gli utenti sia per i proprietari delle strutture»
Nella ristorazione, di fatti, la partita della digitalizzazione è ancora aperta: stando ai dati dell’ultimo Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano, il 69% delle prenotazioni in ristorante avviene ancora al telefono o al banco. Se l’81% dei ristoratori legge le recensioni online, solo un terzo di loro risulta digitale e quindi presidia in modo costante e corretto la rete, anche per raccogliere prenotazioni e allargare l’utenza.
Con la nuova sezione “Ristorante”, che si affianca a quella “Alloggio”, Agriturismo.it offre la possibilità di cercare e prenotare circa un migliaio di ristoranti in agriturismo. Ogni attività si presenta con una scheda corredata di fotografie e informazioni approfondite che illustrano l’offerta agli utenti, attraverso il racconto del menù, della location, dei prodotti tipici e delle eventuali proposte speciali per vegetariani, celiaci e intolleranti, senza dimenticare la possibilità di ospitare cerimonie, una tendenza sempre più in voga negli ultimi anni.
L’offerta al momento prevede un listing di circa un migliaio di agriturismi e in occasione dell’inaugurazione della sezione,Agriturismo.it ha scovato nei menù 5 prelibatezze davvero particolari.
In Umbria, ad esempio all’Antico Monastero di San Biagio, la regina assoluta del menù è la birra. Persino il tradizionale tiramisù lascia spazio a un più originale birramisù.
In Campania, da Zio Cristoforo, al posto delle le classiche olive si possono assaggiare le salelle ammaccate del Cilento, una varietà speciale che nasce grazie al fortunato ambiente di mare e Parco nazionale del Cilento, che è già stata dichiarata presidio Slow Food. La Toscana è il posto giusto per assaggiare l’antico peposo, una specialità che affonda le sue radici addirittura nel Rinascimento: una pietanza tipica delle campagne fiorentine, che secondo la leggenda è stata ideata dagli operai che avevano bisogno di un piatto sostanzioso ma economico per rifocillarsi dopo il lavoro in fornace. La si può assaggiare al Podere le Serre, in provincia di Grosseto. Sempre in Toscana chi è stufo della solita pasta può provare un accostamento più ardito: le tagliatelle al cacao e peperoncino preparate dall’agriturismo Il Palazzino, in provincia di Livorno. In Sicilia, infine, la cassata è piatto tipico, ma una variante originale è quella scomposta, che viene servita da Sanacore, Trapani.