Sono 780 in tutto i chilometri di coste, insenature e grotte naturali che delineano il perimetro della regione. Litorali che si stagliano decisi attorno ai borghi marinari e i nuclei antichi dove ancora si portano avanti le tradizioni secolari e le lavorazioni artigianali di una volta, che esaltano i prodotti del mare e della terra. 780 chilometri di costa frastagliata e bellissima, divisa nettamente in due fra parte tirrenica, tra Scalea e Diamante, un tratto caratterizzato dal profumo dei cedri che ne segna la fama, e parte ionica, con i vigneti, i gelsomini e gli uliveti che circondano Capo Vaticano e paesini limitrofi. Una terra racchiusa fra due mari che si snoda dal confine lucano verso lo Stretto che la divide dalla Sicilia, e che ha fatto due suoi centri abitati a vocazione marinara arroccati su rupi scoscese affacciate su distese di sabbia finissima, il suo marchio di fabbrica. Dalla Riviera dei Cedri ad Amantea, passando per Praia a Mare, Scalea, Diamante, e poi ancora Pizzo Calabro, affacciato sul Golfo di Sant'Eufemia, la Costa degli Dei, Vibo Marina e la Costa Viola con le sue sfumature cromatiche mozzafiato. Ma non finisce qui: Tropea, Bagnara, la Costa degli Aranci, l'Isola di Capo Rizzuto, Cirò Marina sono solo alcune delle località più gettonate, e non è difficile intuirne il motivo. La scelta per un viaggiatore amante del mare, qui, si fa davvero ardua, ancor di più per quei turisti in cerca di sapori autentici e ricette tipiche. Perché il mare calabrese ha davvero molto da offrire agli appassionati gastronomi, che fra spiagge affollate e calette defilate, potranno trovare il gusto di una cucina dal fascino antico, marittima ma anche molto rurale.
I piatti tipici
È la cipolla rossa di Tropea la protagonista di molte ricette locali, dalla pasta alle focacce. Specialità da non perdere sono la crostata di cipolle, i surici fritti, pesci tipici del Tirreno infarinati e cotti in olio bollente, le frittelle di zucchine, e poi il celebre tartufo di pizzo, il dolce dell'estate. E poi lo stomatico, dolce di grandi dimensioni simile al panpepato diffuso su tutta la costa tirrenica, che insieme alle straccette – biscotti morbidi e friabili – caratterizza la pasticceria di Reggio Calabria.
Cosa assaggiare
Lestopitta
Pane azzimo tipico dell'area Grecanica (nome che deriva da un'antica comunità montana calabrese della provincia di Reggio Calabria) la lestopitta è una sorta di piadina di origini remote, che per secoli è stata consumata come alternativa al pane.
Pizzata
Diffusa soprattutto nella Comunità Montana della Limina, la pizzata è un pane rotondo preparato con farina di mais e lievito naturale e aromatizzato con foglie secche di castagno.
Asparago selvatico della Calabria Igp
Molto sviluppata la coltivazione di asparagi: fra i più noti, l’asparago selvatico della Calabria (asparagus acutifolius). La sua zona d’elezione è Filadelfia, in provincia di Cosenza.
Cedro
Cresce sul litorale tirrenico, lungo la cosiddetta "Riviera dei Cedri", questo agrume antico dalla buccia dura e gialla. La polpa ha un aroma molto intenso, mentre il sapore è a metà fra il dolce e l'acidulo.
Cipolla rossa di Tropea
Dolce e croccante, la cipolla rossa di Tropea si distingue per il suo colore rosso, derivato dall’elevato contenuto di antocianine, composti polifenolici appartenenti alla famiglia dei flavonoidi. È ricca di vitamina C, E, ferro, selenio, zinco, magnesio e iodio: sono molti i suoi effetti benefici, dalla protezione di cuore e arterie alla sua capacità di conciliare il sonno, passando per il suo potere antiossidante.
Tartufo di Pizzo
Una semisfera di gelato alla nocciola nata a partire dagli anni '50 a Pizzo, in provincia di Vibo Valentia, divenuta fin da subito l'emblema delle estati calabresi.
©Gambero Rosso
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