Quando si parla di vini e di zone vitivinicole in Lombardia si parla principalmente della Franciacorta, una associazione che denota il grande successo di un’area e di un vino che, negli ultimi anni, ha saputo crearsi uno spazio che è andato ben oltre i confini nazionali. Ma la “regione della rosa camuna” è molto altro e tante sono le eccellenze vinicole del territorio lombardo.
Un’arte, un mondo che vuole condividere, con gli appassionati e non, il lavoro che sta dietro alla creazione delle eccellenze lombarde in cantina. Dal Barbera al Lugana fino ai più classici degli spumanti, i vini della Lombardia possono essere scoperti e assaggiati percorrendo le cosiddette Strade del Vino e dei Sapori, 1500 km di percorsi attraverso la Lombardia per scoprirne i sapori e, in questo caso, i tannini.
In questa speciale strada, l’Oltrepò Pavese fa bella scena di sé, con oltre 40 etichette DOC e grandi classici locali come la Bonarda, il Gutturnio o il Buttafuoco, in un percorso che si snoda tra Broni, Varzi e Voghera, un tour tra colline e castelli in cui il tempo sembra essersi fermato e dove potrete accompagnare il vostro buon bicchiere di vino con altre conclamate eccellenze del territorio.
Si risale decisamente a nord per arrivare fino alla Valtellina. Qua, nel cuor delle Alpi Retiche, l’uomo ha dovuto piegare la montagna per coltivare le viti attraverso 2500 km di terrazzamenti e il sapiente utilizzo di uve nebbiolo, per creare alcuni dei grandi classici lombardi, come il Valtellina Superiore o lo Sforzato, creato attraverso la selezione manuale delle migliori uve che poi vengono lasciate appassire, areate dal naturale clima della valle.
Da Sondrio si scende poi verso la pianura fino alla Franciacorta dove tra il lago e le colline si vinificano alcune delle migliori bollicine d’Italia, grazie a un clima unico che aiuta a creare un prodotto altrettanto unico che è un brand riconosciuto oramai all’estero, che identifica un territorio, un vino e un modello che negli anni ha saputo innovare il modo creare bollicine.
I vini dell'Oltrepò Pavese
La presenza della vite sulle colline dell’Oltrepò Pavese risale ad epoche antichissime, come testimonia il tralcio di vite fossile risalente ai tempi preistorici e conservato presso il Museo archeologico di Casteggio. Probabilmente furono gli Etruschi, nel corso della loro fase espansionistica nel VI a.C., a portare la coltura della vite nella Pianura Padana.
Oggi i vini dell'Oltrepò Pavese sono conosciuti anche all'estero e ben 36 diverse tipologie di vini prodotti qui hanno la denominazione DOC. Scopriamone qualcosa di più!
Qualche informazione utile sui vini dell’Oltrepò Pavese
La denominazione Oltrepò Pavese è riservata a tutti i vini DOC prodotti nella provincia di Pavia a sud del Po. L’area di produzione interessa diversi comuni dell’Oltrepò Pavese, tra cui Canneto Pavese, Ponte Nizza, Rocca de’ Giorgi, Rovescala, Lirio, Montecalvo Versiggia.
Il paesaggio di produzione dei vini dell’Oltrepò Pavese
L’Oltrepò Pavese è la punta più meridionale della Lombardia. Le colline dell’Oltrepò offrono un paesaggio collinare di grande attrattiva. L’intero territorio è famoso per essere attraversato dal 45° parallelo nord, il parallelo del vino, che percorrere una zona vocata alla viticultura.
L’ambiente è un luogo d’incanto, fatto di sentieri naturalistici ricchi di tradizioni contadine, ville ottocentesche, colli centenari, chiese e castelli che ancora oggi sembrano proteggere l’intero territorio. Programma una passeggiata in auto lungo tutto l'Oltrepò Pavese: te ne innamorerai!
Alcuni vini dell’Oltrepò Pavese
Tra i vini più famosi di questa zona d’Italia troviamo l’Oltrepò Pavese Metodo Classico, ottenuto con la rifermentazione in bottiglia. Questo tipo di vino si ricava dalla vinificazione delle uve Pinot nero e ha un sapore fresco, molto piacevole e stuzzicante. Il vino Oltrepò Pavese Metodo Classico è da abbinare a un menu a base di pesce, crostacei e carni bianche.
L’Oltrepò Pavese Barbera invece è un vino rosso, color rubino. Il suo profumo è marcato e pulito, avvolgente, leggermente aromatico. Viene realizzato sia nella versione ferma che in quella vivace. L’uva Barbera è diffusa nella zona orientale della provincia di Pavia, al confine con quella di Piacenza, lungo la Valle Losana e le colline circostanti. Questo tipo di vino può essere abbinato a primi piatti ricchi di condimento, arrosti, brasati e selvaggina.
L’Oltrepò Pavese Bonarda è un altro vino rosso secco. Il suo colore è rubino, con riflessi violacei. Ci sono due versioni previste per l’Oltrepò Pavese Bonarda: il frizzante e il fermo. Insieme al Pinot Nero, il Bonarda può essere considerato il prodotto simbolo della zona. Pensa che le prime citazioni concrete del vitigno risalgono alla metà dell’800.
In ultimo citiamo l’Oltrepò Pavese Cortese, un vino dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli e di media consistenza. È un vino da consumare giovane e si ottiene dalla vinificazione di uve Cortese e altri vitigni a bacca bianca non aromatici. La zona più vocata alla sua produzione è quella al confine con il Piemonte. L’Oltrepò Pavese Cortese accompagna bene antipasti magri, primi piatti delicati, risotti con frutti di mare, pesce bollito.