Il percorso in breve
Si parte dal Lago di Caldaro per percorrere i sentieri enologici della Strada dei Vini dell’Alto Adige, attraversando Bolzano e i piccoli borghi montani di Terlano, Andriano e Nalles.
È ideale per…
Una vacanza ideale per i buongustai appassionati di vino e relax, da gustare tra i filari e i profumi intensi della valle dell’Adige o nelle cantine. Con spunti per incontrare il territorio passeggiando o curiosando nei musei cittadini, davvero unici!
1° giorno – Lungo il sentiero per il Lago di Caldaro
La partenza è da Caldaro, cittadina immersa tra boschi di cipressi, piante d’alloro e lunghi filari di vigneti che rendono il paesaggio inconfondibile. Il borgo è senza dubbio un centro importante per la produzione del vino, collocato com’è in una valle fertile da sempre coltivata, con edifici storici e costruzioni di montagna, punto di partenza ideale anche per escursioni e passeggiate nella natura.
Lungo la Strada del Vino dell’Alto Adige c’è Caldaro che, attraverso il Sentiero del Vino, permette di seguire tutte le fasi di produzione del “nettare degli dei”, dalla coltivazione in vigna alla degustazione delle etichette d’annata più raffinate. Lungo il percorso interamente segnalato, si visitano cantine vinicole e terreni vitati, con punti di sosta panoramici attrezzati con tavoli e panchine. Il sentiero si snoda “a forma di otto” e, in circa un’ora di percorrenza, raggiunge il Lago di Caldaro.
Le sue acque sono di un colore azzurro intenso e il particolare microclima che le circonda le rende le più “tiepide” dell’intero arco alpino. Qui potrete rilassarvi lungo le rive o scivolare sulla superficie con i pedalò se siete in famiglia, piuttosto che con la tavola se siete più sportivi.
Durante l'estate e l'autunno, l’ideale è un tour in bicicletta tra i vigneti e i frutteti che arrivano a ridosso delle sponde del lago respirando aria pulita e vista panoramica; per i polpacci più allenati ci sono gli itinerari ciclabili che si snodano lungo la Strada del Vino o le salite al monte Mendola in mountain bike.
Per approfondire la conoscenza della storia e della cultura enologica nel Sud Tirolo non potete mancare la visita al Museo Provinciale del Vino, che dal 1955 anima il centro di Caldaro, nell’antica cantina seicentesca Di Pauli. Nella mostra permanente sono esposti gli attrezzi della viticoltura locale e gli strumenti artigianali utilizzati dai maestri bottai, insieme ad antichi recipienti in legno e vetro.
Da Caldaro, Bolzano dista circa 16 chilometri. Arrivare in città per l’ora di cena è la migliore conclusione della giornata, cercando un locale tipico che serva speck e formaggi altoatesini, per degustare il Lagrein o il Santa Maddalena, rossi per eccellenza del territorio.
2° giorno – La città di Bolzano e Castel Firmiano
La scoperta della città di Bolzano inizia con una passeggiata ma non può prescindere da una visita a due musei d’eccellenza assolutamente unici nel loro genere.
Nel centro storico della cittadina incontrerete il Duomo, costruito in stile gotico e dedicato a Santa Maria Assunta, che ha un particolare ed elegante campanile: al suo interno ci sono venticinque campane che ogni sabato e domenica alle 11.00 suonano allegre melodie. Non lontano si trova la chiesa dei Domenicani, sul cui fianco sinistro vi è l’accesso al chiostro e alla cappella trecentesca di San Giovanni, interamente affrescata.
Piazza delle Erbe è il nucleo più caratteristico di Bolzano, dove si tiene il mercato di frutta e verdura; ogni giorno, ad eccezione dei giorni festivi potrete trovare i banchi colorati con mele e funghi, ortaggi e prodotti tipici della montagna. Nella curiosa piazza dalla forma irregolare, circondata da piccoli edifici color pastello, si trova anche la settecentesca fontana del Nettuno.
La strada più antica della città è via dei Portici lungo la quale si trova il palazzo Mercantile, con le sue sale arredate in lussuoso stile barocco e, al termine, la graziosa piazzetta del Municipio. Dopo una sosta nei caffè o un apertivo è la volta dei musei…
Il Museo Archeologico dell’Alto Adige conserva un’importante sezione dedicata all’uomo preistorico di Otzi, la mummia del Similaun risalente al 3000 a.C., esposta insieme al corredo di indumenti e attrezzi ritrovati contestualmente all’epoca della scoperta.
Un luogo insolito e interessante è Castel Firmiano, a poco più di 5 chilometri dalla città, che ospita il Messner Mountain Museum, uno dei cinque presenti in regione realizzati su progetto di Reihold Messner. Nel più antico castello della pianura di Bolzano, tra le torri, le sale e i cortili, si racconta il rapporto ancestrale tra l’uomo e la montagna, il fascino della scoperta e l’immensità della natura. La visita allo stesso castello è un’esperienza imperdibile: le antiche mura sono valorizzate e rese spettacolari da una ristrutturazione che ha previsto l’impiego di solo acciaio, vetro e ferro.
3° giorno – Tra castelli e cantine
Il viaggio riparte da Terlano, piccolo centro sulle rive del fiume Adige, inconfondibile per l’alto campanile della sua chiesa che svetta nel verde di un paesaggio rilassante. Dalla Cantina di Terlano parte il sentiero enologico alla scoperta del territorio di produzione del vino. La strada, lunga qualche chilometro, è segnata da pannelli espositivi che raccontano della cultura enologica locale, attraversando le alture attorno al piccolo borgo; con un’ora e mezza di camminata l’avrete percorsa interamente.
Terlano è la patria di un bianco molto fruttato, il Terlaner, vino asciutto e armonico che si abbina alla perfezione con i primi strutturati e la carne bianca. La zona è particolarmente conosciuta anche per la produzione di asparagi, poiché il terreno sabbioso crea le condizioni migliori per la sua coltivazione. Ogni ristorante nei dintorni saprà farvi apprezzare le migliori specialità.
Attraversando l’Adige siete già ad Andriano - poco più di mille anime – in cui potrete visitare la Cantina Andrian che risale al 1893, la più antica della zona. Il paesaggio ricamato dalle fitte coltivazioni, si presta ad escursioni a tema durante il periodo di raccolta di mele e castagne oppure per visitare il maso affrescato Sternbauerhof, nei pressi della parrocchiale, o (ma solo dall’esterno) le rovine di Castelforte, percorrendo un tratto di bosco e uno spuntone di roccia, subito fuori dal paese.
Per respirare fascino e storia fate un salto al castello Schwanburg di Nalles, il Castello del Cigno, così chiamato per via dello stemma che rappresenta un cigno bianco su fondo blu. Tra le sue antiche mura sono custodite le centinaia di barriques francesi della più antica cantina privata dell’Alto Adige, risalenti al tempo di Maria Teresa d’Austria, oggi prese in cura dai discendenti della famiglia Carli.
Se sarete in zona intorno all’inizio di novembre, fate un salto a Merano - appena 20 chilometri - per il Merano Wine Festival, uno degli appuntamenti più esclusivi del mondo del vino e magari prenotate una sosta anche solo per una cenetta a base di canederli o una buona zuppa d’orzo…