A Reggio Emilia le strade strette e tortuose del centro rispecchiano l'impianto urbanistico medievale (a cui risale il Duomo, ampiamente rimaneggiato successivamente), sovrapposto a quello regolare del Castro romano, oggi scarsamente riconoscibile. Le testimonianze artistiche più originali risalgono ai secoli XVI e XVII, e sono rappresentate soprattutto dalle opere di Bartolomeo e Prospero Spani, architetti e scultori locali. Meritano una visita il settecentesco Palazzo Comunale a portici con "Sala del Tricolore", il santuario della Madonna della Ghiara, e i Musei Civici, ospitati dal 1830 nel Palazzo di San Francesco.

Tradizionale centro di produzione e commerci agricoli, alimentati dalla ricca provincia, Reggio Emilia è apprezzata per la sua ricca gastronomia: dai cappelletti ai tortelli d’erba e di zucca, la Chizza, sfoglia condita con lardo e parmigiano, l’Erbazzone, lo Gnocco fritto, senza trascurare i vini che a questi piatti si accompagnano: primo fra tutti il Lambrusco.
Lasciata la città, il percorso si snoda in collina, attraversando una zona di particolare interesse naturalistico, caratterizzata da particolari formazioni che emergono dal sottosuolo, le ormai inattive Salse di Montegibbio e le spettacolari Salse di Nirano.

La strada, che dai colli scende alla pianura, ci conduce a Maranello, dove è possibile visitare la Galleria Ferrari, sorta a pochi passi dagli stabilimenti e dalla pista prove, e poi prosegue dritta verso il centro di Modena.

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