Parma, già significativo centro all'epoca romana, come testimonia l'impianto urbano ordinato nel centro storico e il ponte della Via Emilia ancor oggi visibile, sfoggia i gioielli donatele da tre periodi di particolare fioritura: in epoca comunale, nel Rinascimento e tra ‘700 e ‘800. Tra gli altri, il Duomo, il Battistero e il palazzo Vescovile che si affacciano su una delle più belle piazze d'Italia, il Palazzo Ducale circondato dal maestoso Parco storico, il complesso della Pilotta, a servizio della Corte con lo stupefacente Teatro Farnese, le chiese della SS. Annunziata, di Santa Maria delle Grazie e di Santa Maria del Quartiere in Oltretorrente. Da non perdere i dipinti del Correggio e del Parmigianino nella Cattedrale, in San Giovanni e nell'appartamento della Badessa del convento di San Paolo, oltre che a Fontanellato. Meritano infine una visita la Biblioteca Parmense, l'Accademia di Belle Arti, il Museo Archeologico, l'Orto Botanico.
Lasciando la bella Parma scendiamo prima a sud lungo la vallata del Taro e poi piegando verso Est, lungo il confine settentrionale del Parco regionale dei Boschi di Carrega, tra i più antichi caseifici della zona, dove ancor oggi si produce il Parmigiano Reggiano e la “Strada del prosciutto”, che si snoda tra le ordinate partiture dei campi.
Prima di raggiungere Reggio Emilia, merita una sosta per una visita la rocca di Canossa, a cui si arriva attraversando un suggestivo paesaggio dominato da profondi calanchi. Il castello, arroccato sullo sperone roccioso di arenaria bianca, era difeso da tre cinta murarie e fu teatro di uno degli episodi più importanti e noti della storia medievale.
La strada torna quindi ad affondare nella pianura, densamente coltivata, verso Reggio Emilia.
La via Emilia: emozioni tra arte, natura e buona tavola