Spunti di viaggio

Relax all'ombra dei limoni: 3 giorni in costiera amalfitana

Come organizzare la visita sulla Costiera Amalfitana: cosa fare e cosa vedere in 3 giorni

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Uno dei tratti panoramici più belli e famosi al mondo: la costiera amalfitana, che serpeggia lungo l’arco settentrionale del golfo di Salerno fino a Capri, e regala scorci di mare e montagna, casette colorate arroccate sulla roccia e abissi di azzurro e blu.

Il percorso in breve

A destra la terra, a sinistra il mare. Il percorso lungo la costiera amalfitana parte da Vietri sul mare per giungere ad Amalfi, riprendere da Furore, per proseguire nell’entroterra con una passeggiata di trekking a 400 metri di quota da Agerola fino a Positano. Destinazione finale: l’isola di Capri, che affascina e conquista.  

È ideale per…

L’itinerario è formulato in modo tale da unire l’incanto del mare, per il quale questa zona è famosa, alla scoperta dell’entroterra per osservare la costiera da un punto di vista particolare. Una vacanza lenta e rilassante, per prendere il sole in spiaggia o per gustare all’ombra dei limoni le tante specialità gastronomiche.

Dove soggiornare

Ma negli agriturismi della costiera amalfitana, naturalmente!

1° giorno. La costiera amalfitana, dall’inizio

Vietri sul mare è la località dove inizia la lunga strada tortuosa – ma molto panoramica - che arriva fino a Sorrento, lungo l’intera costiera amalfitana. Scavata interamente nella roccia, la strada venne costruita nell’Ottocento con l’idea di mettere in comunicazione, tra di loro e con l’entroterra, i paesini sparsi lungo la costa. Da quel momento concesse alla costiera di diventare una destinazione turistica di grande richiamo per turisti e artisti che cominciarono ad amare la poesia degli scorci e degli anfratti, i colori vividi e i suoi profumi intensi.

Come la maggior parte delle località lungo la litoranea, Vietri sul mare è un paesino di poche migliaia di abitanti, arroccato sui promontori che “cadono” nel mare. È molto conosciuta per la produzione di ceramiche artistiche e, per farsi un’idea di quanto possano essere belle e curate, conviene visitare la fabbrica di ceramiche Solimene. Progettata dall’architetto Paolo Soleri, è un edificio che si slancia lungo un costone, alternando pilastri di argilla e ceramica e grandi vetrate triangolari, raccontando con originalità un’attività artigiana che risale al ‘400.

Tra i tetti rossi del paese spicca la cupola in mattonelle maiolicate della chiesa di San Giovanni Battista costruita sulla parte più a monte. Ha un alto campanile e una struttura a navata unica dalle forme del Rinascimento napoletano. Prima di ripartire è consigliata una sosta alle grotte di San Cesareo, raggiungibili grazie a un sentiero che parte da Dragonea (frazione di Vietri), e arriva con una passeggiata di circa 30 minuti all’interno di una rete di grotte dalle forme caratteristiche, createsi con l’erosione dell’acqua. In una di esse si trovano i resti di un’antica chiesetta abitata dal santo.

Proseguendo lungo la strada che costeggia terrazzamenti di vigne e uliveti, superando lentamente fronde profumate di agrumeti, si attraversa Cetara, antico borgo di pescatori e marinai dove prosegue l’allevamento e la lavorazione del pesce e, poco oltre, il romantico paesino di Erchie, con la piccola spiaggia sul mare blu. Nonostante un nome piuttosto insolito, la spiaggia Cavallo morto è uno dei punti da non perdere, primo tratto di spiaggia dopo un lungo succedersi di costa alta e frastagliata. Si raggiunge via mare con imbarcazioni private, meglio se di pomeriggio quando i raggi del sole arrivano diretti. Un tuffo tra i grossi massi crollati dal costone e via, pronti a ripartire.

Prima di raggiungere Amalfi, fermatevi a Maiori e Minori, cittadine sorte alla foce dello stesso torrente, il Reginna. La fatica dei 180 gradini che portano alla Collegiata di Santa Maria al mare, sul monte Torina a Maiori, sarà ripagata dalla bellezza della vista verso il tratto di spiaggia più lungo della costiera. La chiesa, dall’antico soffitto a cassettoni, rende omaggio alla statua ritrovata sulla spiaggia nel 1204. Il Museo d’arte sacra che sorge nella cripta custodisce reperti preziosi del santuario. Maiori è stata scelta come set cinematografico per alcuni film di Rossellini.

Regina indiscussa della costiera è Amalfi, fondata dai romani e al centro delle rotte e dei traffici commerciali che la elessero una delle quattro Repubbliche Marinare. Pur essendo molto conosciuta e frequentata è riuscita a conservare caratteristiche di unicità. Le case dalle tinte pastello, le stradine in salita, le terrazze sulle distese di mare blu… vorrete fotografare ogni scorcio per conservare un po’ della sua bellezza. Il duomo, con un vivace portico all’ingresso che lo rende inconfondibile, è posizionato in cima a una scalinata che domina l’intera piazza. Dedicato a Sant’Andrea riunisce due antiche basiliche a tre navate. A pochi passi c’è uno dei caffè storici di Amalfi dove poter assaggiare i dolci artigianali, cominciando proprio dagli “amalfitani”, biscotti secchi con bucce di limone, e continuando con un tuffo nei semifreddi alla ricotta e cioccolato, con le zeppole di San Giuseppe e le tutte delizie in vetrina che vi faranno l’occhiolino.

 

2° giorno.Trekking lungo una costiera insolita

Per vivere una giornata tutta natura e trekking serve un inizio indimenticabile. Il fiordo di Furore è il luogo giusto: un’insenatura nella roccia dorata, scavalcata dal ponte altissimo sul quale corre la strada. La spiaggia con le barchette attraccate è molto piccola, ma partendo molto presto potrete fare un bagno in solitaria nell’acqua fresca del primo mattino.

Da questo punto in poi la strada si fa in salita fino a raggiungere l’altopiano di Agerola, a 650 metri di altezza. Qui si produce la mozzarella fiordilatte più buona della zona, ottimo spuntino per un picnic tra i monti. Aspettatevi prati, case sparse e un clima temperato, il luogo ottimale per cambiare abbigliamento, lasciando il costume per un paio di scarpe comode, e ripartire.

Il Sentiero degli dei mantiene alte le aspettative: è un percorso spettacolare che collega le colline di Agerola partendo da Bomerano; poche curve tortuose e in salita bastano per vedere un altro paesaggio che si copre di macchia mediterranea, con arbusti di corbezzoli e alberi di leccio, erica e piante aromatiche, il cui profumo rinfranca dalle vertigini che provoca lo sguardo in lontananza.

In quasi 8 chilometri e poco più di 3 ore, superato il vallone Grarelle, si arriva a Nocelle. Per raggiungere Arienzo la distanza può essere coperta con una corsa in bus oppure, se non siete ancora stanchi, con 1500 scalini che sembrano spingersi verso il mare ma, per arrivare in spiaggia, la scalinata prosegue con altri 300 gradini. L’elegante Positano è appena a un chilometro da Arienzo, con l’arenile abbracciato dalle scogliere della Marina Grande.

3° giorno. Il fascino inconfondibile di Capri

Nell’ultimo tratto della costiera amalfitana da Positano a Punta Campanella, e ancora oltre fino a Sorrento, le spiagge sono tantissime e singolari, da scoprire con un occhio attento alle specialità gastronomiche dei ristoranti affacciati sul mare, che in poco tempo sapranno regalarvi un piatto gustoso e sorprendente, dagli spaghetti al pomodoro ai totani ripieni.

Dimenticate l’auto e salpate sui traghetti che da Napoli e Sorrento (d’estate anche da Positano, Salerno e Ischia) portano al paradiso di Capri. Amata da Cesare Augusto e Thomas Mann, è l’isola per eccellenza, dove ogni angolo è uno scorcio da cartolina. La piazzetta Umberto I è da vivere con lentezza, sorseggiando un caffè e una fetta di caprese, il dolce tipico fatto con mandorle e cioccolato fondente.

Una passeggiata in salita, in 45 minuti, vi porterà a Villa Jovis, il complesso imperiale fatto di 12 dimore, voluto da Tiberio. È un ritaglio della vita quotidiana del I secolo d.C. quando l’imperatore trasferì a Capri la sua corte. Si estende su un’area di circa 7000 metri quadri, dominando l’intero promontorio del Monte Tiberio.

Sempre a partire dalla piazzetta, si trovano i Giardini di Augusto e la passeggiata di via Krupp, sentieri tortuosi, ma comodi da percorrere, che scendono verso il mare, fino a Marina Piccola. Il sentiero panoramico venne fatto costruire dall’imprenditore dell’acciaio Krupp, appassionato di ricerche biologiche marine, per raggiungere facilmente la sua suite una volta sbarcato al molo. Da qui i Faraglioni di Capri distano un giro in barca... aggirate i massicci rocciosi per assaporare l’imponenza della natura. Magnifica, come quella della Grotta Azzurra, sul lato nord occidentale dell’isola, raggiungibile solo con piccole imbarcazioni a remi, dove un gioco di luci regala all’acqua della grotta un azzurro che sembra incredibile.

 

Informazioni

www.turismoinsalerno.it

www.capri.net

 

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