La Costiera Sorrentina, fra mare e terra
Passeggiando per il dedalo di stradine che conduce al centro storico, è impossibile non rimanere incantati dal fascino di Sorrento, la cittadina campana arroccata sulla scogliera che da sempre consente a visitatori di tutto il mondo di godere di uno dei panorami marittimi più incantevoli d'Italia. Il distretto turistico costiero della Penisola Sorrentina si snoda fra il verde della vegetazione più fitta dei monti che ne delineano il perimetro e il blu cristallino del paradiso marino che si staglia all'orizzonte. Sentieri meno battuti come quello del Monte Vico Albano, fatto di contrasti cromatici e giochi di luce, dalle sfumature più tenui degli aranceti alle tinte più accese donate dal riverbero del mare, e le località più note come Sorrento e Vico Equense, valgono il viaggio alla scoperta di un tratto di costa unico nel suo genere.
Appena a sud di Napoli, dopo i comuni vesuviani, inizia la zona dei Monti Lattari, che a tavola sa presentare quanto di buono e autentico riserva un territorio vario, dal mare alla collina fino ad arrivare alla montagna, senza dimenticare la vicina isola di Capri. A valorizzare queste materie prime, una solida tradizione culinaria che pesca nel passato la semplicità dei piatti popolari.
Cosa mangiare in Costiera Sorrentina
Fra le pietanze più rappresentative, i totani con patate, tipici di Capri, gli gnocchi alla sorrentina, cotti in forno e gratinati, un inno al gusto mediterraneo a base di pomodoro, mozzarella e basilico, gli spaghetti con le noci di Sorrento, preparati con un soffritto di alici che conferisce gusto e vivacità al piatto, l'insalata caprese, con i tre prodotti cardine del territorio campano, le seppioline ripiene alla sorrentina (con farcia di mozzarella e uvetta) e i polipetti affogati, immersi in una salsa di pomodoro ricca.
Gli assaggi da non perdere
- Provolone del Monaco
Fra i tanti latticini prodotti in Costiera, a fare la parte del leone è il celebre Provolone del Monaco, chiamato così per l'antica abitudine dei casari di coprirsi il capo con un mantello di tela, simile al saio indossato dai monaci. Si tratta di un formaggio semiduro a pasta filata, stagionato e prodotto con latte crudo, dalla crosta sottile e il gusto avvolgente.
- Pomodoro di Sorrento
Il pomodoro di Sorrento è diffuso in tutti i comuni della Costiera, in particolare a Sant'Agnello e Piano. È caratterizzato dalla pezzatura grande e la forma tondeggiante, la polpa compatta e il sapore dolce e delicato.
- Noce di Sorrento
Sono due gli ecotipi principali della famosa noce di Sorrento: uno allungato e leggermente appuntino all'apice, l'altro tondeggiante e dalle dimensioni più piccole.
- Il biscotto di Castellammare
Nato a metà Ottocento per volontà della famiglia Riccardi, ancora oggi alla guida dell'omonima pasticceria, in principio il biscotto di Castellammare era una semplice galletta rotonda senza sale, realizzata per sostenere i naviganti durante i lunghi viaggi. Oggi, invece, è di forma allungata.
- Delizia al limone
Regina indiscussa della pasticceria locale è la delizia al limone, una sfera dolce a base di pan di Spagna e crema al limone, creata per la prima volta nel 1978 da Carmine Murzuillo, in occasione di un concorso culinario a Formia.
©Gambero Rosso
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