Si parte da San Miniato, importante centro, oggi famoso per la lavorazione del cuoio e per i suoi squisiti tartufi bianchi, il cui fulgido passato é testimoniato da vestigia ancora integre. Da Marzana, dove sorge l´omonimo Castello, che si raggiunge attraverso un paesaggio collinare e silenzioso, si prosegue lungo una strada serpeggiante attraverso colline adorne di viti e d´olivi fino a raggiungere un trivio dove sorge la Pieve di San Giovanni Battista di Corazzano. Proseguendo per La Serra, è consigliata una breve deviazione per Balconevisi per godersi lo splendido scenario.
Lasciata La Serra si può far visita a Bucciano, antico borgo in cima a un colle raggiungibile tramite un viale di cipressi secolari che costeggia un lavatoio in pietra usato per secoli dalle contadine.
Più oltre raggiungiamo Palaia, già insediamento etrusco. Qui senza attraversare la porta d´ingresso del paese, possiamo girare a destra per trovarci dinanzi la Pieve Di San Martino, testimonianza del passaggio dallo stile romanico a quello gotico.
Proseguendo su questa strada possiamo spingerci fino a La Rotta passando per San Gervasio dove si trova un’antico Castello del 700 d.C. e dove é interessante visitare “Il Museo della Civiltà Rurale”. È anche possibile una deviazione per una visita ai caratteristici borghi di Forcoli e di Villa Saletta. Attraversando invece le due porte d´accesso di Palaia e proseguendo per Montefoscoli troviamo sulla destra i “Fonchioni”, antichi lavatoi, e più avanti la “Figuretta”, altare di antichissima origine.
Da qui una strada bianca porta al Tempio di Minerva Medica, originale costruzione neoclassica del 1823 immersa in un bosco. Giunti a Montefoscoli possiamo visitare, la Mostra Permanente della Civiltà Contadina, per poi raggiungere Peccioli dopo aver passato Ghizzano, dove nella chiesetta all´inizio del paese sono custodite antiche statue lignee, quindi Montelopio, col suo castello, e Fabbrica di Peccioli e Montecchio, con la sua Pieve Romanica. Eccoci infine a Peccioli, cittadina in cima ad un bel colle coltivato a vigneti dove la lunga dominazione pisana ha lasciato testimonianze architettoniche quali la Chiesa di Verano e ruderi di costruzioni militari. La tradizione della vite qui é così radicata che il paese é cosparso di cantine che si contendono il merito di produrre il vino migliore della zona.
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