La costa campana: Sorrento, Salerno e il Cilento
Passeggiando per il dedalo di stradine che conduce al centro storico, è impossibile non rimanere incantati dal fascino di Sorrento, la cittadina campana arroccata sulla scogliera che da sempre consente a visitatori di tutto il mondo di godere di uno dei panorami marittimi più incantevoli d'Italia. Il distretto turistico costiero della Penisola Sorrentina si snoda fra il verde della vegetazione più fitta dei monti che ne delineano il perimetro e il blu cristallino del paradiso marino che si staglia all'orizzonte.
Per non parlare del fascino dei porticcioli turistici, le case colorate, i balconi fioriti e le eleganti terrazze che compongono l'itinerario della Costiera Amalfitana, tratto di costa che si getta a strapiombo sul mare, forte di un'identità culturale custodita nei borghi abbarbicati sulla roccia che si susseguono uno dopo l'altro rivelandosi all'improvviso dietro il tornante di una strada tortuosa, da Maiori a Vietri sul mare.
A concludere il viaggio fra il litorale campano, il Cilento, luogo dalla storia millenaria e il paesaggio unico, una terra dal sapore antico dove è nata quella che oggi tutti conosciamo come Dieta Mediterranea, stile di vita studiato e messo a punto negli anni '50 dall'americano Ancel Keys. Una zona che ancora oggi è sinonimo di ritmi di vita lenti e rilassati, con le sue acque cristallini e placidi porticcioli che invitano a lunghe passeggiate e soste rinfrancanti alla scoperta delle tante specialità del territorio.
I piatti tipici
Appena a Sud di Napoli, dopo i comuni vesuviani, inizia la zona dei Monti Lattari, che a tavola sa presentare quanto di buono e autentico riserva un territorio vario, dal mare alla collina fino ad arrivare alla montagna, senza dimenticare la vicina isola di Capri. Fra le pietanze più rappresentative della costa, i totani con patate, tipici di Capri, gli gnocchi alla sorrentina, cotti in forno e gratinati, gli spaghetti con le noci di Sorrento, preparati con un soffritto di alici, l'insalata caprese, con i tre prodotti cardine del territorio campano, le seppioline ripiene alla sorrentina (con farcia di mozzarella e uvetta) e i polipetti affogati, immersi in una salsa di pomodoro ricca.
Ancora, gli ndunderi, la pasta fatta a mano a base di ricotta, oppure gli scialatielli all'amalfitana, con gamberi, vongole veraci, tartufi, cozze, seppioline, pomodorini del piennolo, olive verdi, prezzemolo, aglio e capperi, e gli spaghetti di Nerano, con zucchine e provolone del Monaco, gli spaghetti al limone e quelli con la colatura di alici. C'è poi la fresella con pomodoro e la tipica zuppa di legumi contadina, i ciccimmaretati. Fra i dolci, la sfogliatella Santa Rosa, con ripieno di semolino, ricotta, canditi, uova, aroma di cannella e zucchero, da accompagnare con il celebre liquore Concerto di Tramonti, distillato di erbe aromatiche, oppure il classico limoncello.
La Costiera Amalfitana e il Cilento: vini da mare
Puntellata di terrazzamenti e di sistemi di allevamento a pergola, la Costiera Amalfitana racconta attraverso le sue produzione un'antica tradizione di vini di grande carattere e longevità, dalla tempra terrosa e marina. La Doc include i vini prodotti in provincia di Salerno, nei comuni di Amalfi, Atrani, Conca dei Marini, Cetara, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti e Vietri. Falanghina, biancolella, pepella, ripoli, fenile e ginestra sono le uve autoctone a bacca bianca più impiantate nella provincia.
Aglianico, piedirosso, sciascinoso e tintore (da viti prefillosera) sono invece alla basedi rossi succosi ed estrattivi. Tre le sottozone della Costa d'Amalfi: Furore, Ravello e Tramonti, aree di estremo interesse paesaggistico. Spostandoci verso sud, oltre Salerno e nell'entroterra ritroviamo la Doc Cilento. Anche qui le produzioni di qualità raccontano un territorio vinicolo unico che comprende l'aerale di Paestum, Agropoli, Rutino, Valle della Lucania e Sapri. Qui fiano e aglianico danno vita a vini longevi, fruttati che in particolare per l'aglianico recano la qualifica di Riserva. Non mancano vini da vitigni internazionali come il cabernet sauvignon e il merlot.
©Gambero Rosso